Davide Carrera a -94: missione compiuta.
Anche oggi non è stato facile arrivare al record, ma alla fine il giudice ha considerato valido il tentativo assegnando così a Davide Carrera il primato mondiale CMAS di assetto costante con attrezzi.
Dopo lo stress del tentativo fallito ieri, Carrera è arrivato sul campo gara con comodo ed ha cominciato a fare qualche tuffo di riscaldamento durante i quali ha riscontrato la presenza di una fastidiosa corrente da -40 in giù.
Poi è risalito sul gommone di appoggio per fare una lunga pausa al termine della quale, con un breve quanto intenso discorso, ha chiesto a tutti i presenti di trasmettergli energia positiva per riuscire nel suo tentativo.
Evidentemente la tensione accumulata ieri e la responsabilità di dover necessariamente riuscire a conquistare il primato non lasciavano a Carrera, atleta molto attento agli aspetti emotivi, la serenità interiore per tentare un tuffo comunque molto impegnativo.
Alla fine è sceso in acqua ed ha cominciato il protocollo di partenza. Arrivati ai due minuti la partenza di un aliscafo lo ha disturbato per cui ha chiesto ed ottenuto di riavviare la procedura daccapo.
A circa un minuto ha fatto la capovolta ed è sparito nel blu del mare elogiano mentre lo staff di Apnea Academy, che lo ha assistito, scandiva la durata del tuffo.
Un minuto e mezzo per arrivare sul piattello e poi l’inizio della risalita, dovendo però fronteggiare un altro piccolo imprevisto: il cavo di vincolo gli si è girato dietro la testa, incastrandosi nel collarino di zavorra.
Anche questa volta si perdono secondi preziosi nel momento meno opportuno.
Uscita tirata dopo 2’44” ma questa volta afferra bene il cavo e comincia a respirare.
Ancora un problema con gli occhialini che Davide si sfila prima di toccare la testa del giudice di superficie.
Sono attimi concitati, il giudice russo chiede di rivedere il filmato dell’uscita, lungo conciliabolo con lo staff poi ancora qualche minuto per decidere.
Alla fine il record viene convalidato e inizia la festa!
Carrera ha ringraziato tutti quelli che gli sono stati accanto: lo staff di Apnea Academy, l’organizzazione, i giornalisti accreditati, le forze dell’ordine che sono rimaste sul campo gara.
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