Qualificazione 2014: le interviste ai protagonisti (parte 3)
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Sebastiano Rosalba – Terzo classificato
La mia preparazione è stata poca perché già conoscevo abbastanza la zona, quindi ogni giorno massimo alle 15:00 ero già a casa.
Durante la settimana ho cercato di trovare qualche zonetta o qualche bel taglio fondo che non conoscessi, giusto per avere qualche zona in più dove pescare indisturbato.
Purtroppo il morale col passare dei giorni è calato parecchio perché non avevo mai visto così poco pesce e acqua così fredda a fine giugno, infatti pensavo anche di non riuscire a qualificarmi per l’assoluto del 2015.
Arriviamo al primo giorno di gara sul campo all’estremo sud, si inizia alle 8:20 e io parto a tutta velocità verso una secca che da 20 metri circa cadeva fino ai 25/28 di media, era l’unico posto dove avevo visto girare qualche sarago al libero.
Arrivato sul posto mi rendo conto di essere da solo, mi ventilo tranquillamente e scendo; durante la discesa realizzo che l’acqua era peggiorata parecchio diventando molto più sporca e fredda, infatti quasi arrivato a fondo non vedevo bene dove erano i saraghi che vedevo ogni volta prima di poggiarmi a fondo.
A fondo provo un aspetto e arriva uno sparide, per mia sfortuna il più piccolo, e sparo; faccio qualche altro tuffo e non vedendo più niente vado via.
Mi sposto a punta formiche dove avevo qualche altro segnale, ma l’acqua purtroppo era ancora più sporca e fredda e anche lì non ho trovato niente.
Demoralizzato torno verso l’Isola delle Correnti dove era rimasta acqua più pulita e in mezzo alla posidonia, in alcuni spacchetti, ho preso una cipolla (ndr cappone) e un sarago.
A meta gara decido di tornare sulla secca dove avevo fatto la partenza per vedere se riuscivo a prendere un altro sarago al libero, scendo e a circa 5 metri dal fondo vedo scattare la mangianza mi poggio e affacciandomi dal costone vedo una bella cernia di circa 9 kg ferma immobile che mi guardava.
Evito di farmi distrarre e mi giro verso il lato da dove di solito arrivavano i saraghi e in lontananza scorgo un bel denticione che non voleva saperne di avvicinarsi.
Probabilmente la mangianza era scattata per il dentice e non per la cernia ferma, se solo non mi fossi fatto distrarre dalla cernia…
Comunque continuo l’azione e alla fine sparo un altro sarago, ormai mancavano 20 minuti alla fine e faccio l’ultimo spostamento verso il porto di Porto Palo in 20 metri e finalmente sparo un altro sarago.
Concludo la prima giornata con 5 pesci (4 saraghi, e una cipolla) ma alla fine un sarago viene scartato per 4 grammi e concludo con 4 pesci due specie.
Sabato si parte per la seconda giornata nel campo più vicino al porto e io come al solito ero molto pessimista anche perché in questo campo non avevo segnato neanche un pesce e per la promozione certa sapevo che avrei dovuto prenderne almeno due.
Avevo solo zone dove razzolare; alla partenza decido di andare a visitare una porzione di grotto dove tutta la settimana non avevo visto nemmeno un pesce.
Per fortuna scendendo sparo una bella corvina, seguita da un tordo e da un bel saragone.
A questo punto ero sicuro della qualificazione e forse mi sono rilassato troppo rallentando parecchio il ritmo di gara e visitando troppi posti con troppi spostamenti senza pensare e pescare; insomma giravo tutto il campo col gommone senza mai scendere a pescare.
Negli ultimi 10 minuti decido di visitare una zona dove, pescando all’aspetto, alcune volte capita qualche dentice ma i pesci non c’ erano.
A due minuti dalla fine e decido di fare un ultimo tuffo: scendo e faccio un lungo agguato, ad un tratto vedo un piccolo spacco dove mi affaccio intravvedendo un saraghetto che non volevo sparare.
Per fortuna alla fine cambio idea e decido di prenderlo! Alla pesatura quel sarago è risultato 450 grammi.
Ho concluso la giornata con 4 pesci, 3 specie e finito con il terzo posto finale con l’unico rammarico del sarago uscito il primo giorno per 4 grammi e che mi ha tolto la vittoria.
Sono comunque molto felice che abbia vinto Massimiliano Barteloni, un ragazzo umile e fortissimo che ha fatto una bellissima rimonta meritando la vittoria.
Io sono strafelice, non pensavo e non mi aspettavo di farcela in un campo così avaro; devo ringraziare tantissimo il mio circolo e il mio presidente che mi hanno aiutato in tutto questo, il mio sponsor Cressi Sub e soprattutto i miei amici siracusani.
Claudio Marconcini – Ottavo classificato
Sono arrivato a Portopalo il 24 sera per cui ho avuto solo 2 giorni per preparare e ho dedicato un giorno per ciascun campo gara.
La prima giornata ho fatto la partenza su una tana trovata in preparazione facendo paperino: era piena di saragoni!!! Ero certo la conoscessero almeno altri due concorrenti in quanto in preparazione ci giravano parecchio vicino.
Fortunatamente ci sono arrivato da solo ma purtroppo, complice il mutare delle condizioni meteo, c’era solo un pesce sotto peso.
Non mi sono demoralizzato e ho iniziato a scorrere il fondale perché la zona mi piaceva e secondo me il pesce si trovava lì.
Poco dopo ho catturato in caduta un tordo con il 60 e la fiocina, poi è stata la volta di un’occhiata che mi è stata scartata per pochi grammi.
Subito dopo in una zonetta di grotto in mezzo ad un mare di posidonia ho catturato un bel tordo che mi ha risollevato il morale.
Verso la fine della prima frazione ho deciso di tornare sulla tana su cui avevo fatto la partenza e ci ho catturato un bel sarago. Ho chiuso sesto di giornata con 3 pesci di due specie diverse.
La seconda giornata avevo una sola mira, sulla quale ho fatto la partenza; si trattava di una zonetta di grotto dove avevo segnato due saraghi e una murena.
Arrivato sul posto da solo, scendo in acqua e al primo tuffo vedo un bel sarago fuori tana, tento di catturarlo in caduta col 60 e la fiocina ma lo colpisco male e il pesce si strappa. Setaccio palmo a palmo la zona ma non trovo altro.
Decido allora di spostarmi e buttarmi nella mischia, ma riesco a catturare solo un cappone fuori peso.
Dopo due ore non avevo ancora nulla e sono tornato al punto di partenza.
Durante la discesa ho visto un altro bel sarago ma questa volta l’ho pian piano spinto verso la roccia; si è nascosto sotto una piccola tettoia del grotto ma non gli è bastato per evitare di finire in cavetto.
Anche quella per me era una zona dove poter trovare altro così mi sono messo a cercare bene riuscendo ad individuare un bel cappone e con due pesci di due specie diverse ho chiuso la gara.
Alla fine mi sono qualificato per gli assoluti con un buon ottavo posto. Sono veramente felice e ringrazio: in primis mia moglie Patrizia per la pazienza che ha nei miei confronti, in quanto gli allenamenti tolgono parecchio tempo alla famiglia; i miei genitori che mi hanno trasmesso la passione per la pesca in apnea; il mio assistente Roberto Palumbo, i miei due sponsor, la Sax Sub per le mute e la Sub Elite per i fucili.
Enrico Gambetta – Tredicesimo classificato
Per prima cosa vorrei ringraziare il mio barcaiolo, Maurizio Montorsi, che mi è stato di grande aiuto in fase di preparazione visto che arrivavo da due mesi di inattività a causa di una tendinite prima e una polmonite dopo.
Tornando alla gara, la prima giornata è stata la più difficile per me non avendo trovato del pesce sicuro; quindi ho deciso di partire su una zona di grotto sui 19/22 metri dove in preparazione avevamo visto diverse volte dei saraghi che si appoggiavano intorno al grotto.
Dopo aver trovato condizioni diverse da quelle della preparazione con acqua più torbida, a metà gara mi sono spostato all’esterno delle secche dell’isola delle correnti per vedere se riuscivo a sorprendere qualche tordo tra alga e roccia ma la scelta si è dimostrata sbagliata.
Allora abbiamo deciso, insieme al mio barcaiolo, di tornare sul punto di partenza dove a mezz’ora dalla fine della gara sono riuscito a sorprendere un sarago che è stata anche l’unica preda di giornata.
Per la seconda giornata avevo trovato una bella zona di grotto prima dell’isola di Capo Passero, sui 19/23 metri, dove durante la preparazione avevo individuato alcuni spacchi all’interno dei quali i saraghi si intanavano e visto la scarsità di pesce ero sicuro che questo posto fosse l’unico posto che avrebbe potuto darmi la possibilità di recuperare la prima giornata e di qualificarmi.
La mia paura era data dal fatto che in preparazione avevo visto diversi atleti sulla stessa zona di grotto quindi credevo di dover dividere i pesci con loro.
Per fortuna alla partenza mi sono trovato,con mio stupore, da solo su questa zona e razzolando, in due ore sono riuscito a prendere tre saraghi di cui solo due in peso.
Dopo ho fatto un breve spostamento su una lastrina dove in preparazione avevo visto più volte intanarsi alcuni saraghi e che invece è risultata abitata solo da un tordo che ho catturato ma che si è poi dimostrato non valido, sono tornato sulla zona di partenza riuscendo a prendere un altro sarago e un tordo in peso.
Essendomi qualificato, dopo diversi campionati di seconda categoria, non posso che essere contento della gara anche se potevo portare al peso un pesce in più la seconda frazione, strappato a causa della presenza di un cernia di circa 10/12 kg che muovendosi al momento del tiro mi ha fatto scodare il sarago che ho quindi colpito male.
Ho pescato praticamente per tutte le 10 ore di gara con dei ministen con fiocina.
Mi preme ringraziare il sig. Morosini della Elios che in tutti questi anni mi ha sempre garantito ottime mute e anche la mia società, il Nuoto Sub Modena Bruno Loschi nelle persone di Pierino Baccolini, Flavio Migali e tante altre che in diversi modi mi hanno sempre sostenuto.
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