Cambiano (in corsa) le regole dei bonus nella pesca
A poche settimane dalle semifinali che designeranno i partecipanti al Campionato Assoluto di inizio settembre, la Federazione ha modificato le regole per l’attribuzione dei famosi bonus per le prede speciali (spigole, orate, dentici) e per la preda più grossa.
E’ stato infatti introdotto, per entrambi i bonus, il peso minimo di un chilogrammo al di sotto del quale non saranno assegnati i 1.000 punti previsti.
Ricordiamo che, nelle scorse settimane, su questo argomento era stata aperta sul nostro forum una discussione molto interessante che aveva visto la partecipazione di numerosi agonisti e dello stesso Marco Bardi.
Se, quindi, ci può far piacere che siano stati recepiti alcuni dei suggerimenti scaturiti da quella discussione, ci lascia un po’ perplessi il fatto che, nella stessa stagione agonistica, le gare si disputino con tre regolamenti differenti.
Siamo inoltre meravigliati dalle modalità con cui le nuove norme sono state adottate; lo staff federale si è infatti limitato a correggere i documenti pubblicati sul sito internet della Federazione senza dare nessuna evidenza di una modifica così importante e senza prendersi nemmeno cura di aggiornare gli estremi e la data del provvedimento di variazione, rimaste ferme alla delibera 152 del 10 novembre 2007.
E già che ci troviamo a parlare di gare e regolamenti ne approfittiamo per segnalare un altro importante elemento di confusione presente sui documenti federali.
La Circolare Normativa prevede, giustamente, che il numero di atleti promossi da ciascuna semifinale sia proporzionale al numero di partecipanti (punto 2.6.2) che quest’anno sono 44 per la semifinale A e 34 per la semifinale B.
Applicando questo criterio ne deriva che a Civitavecchia saranno in 11 a gioire per la qualificazione mentre a Trapani saranno solo in 9 ad avere questa soddisfazione.
Tuttavia sui regolamenti di entrambe le semifinali è chiaramente ed inequivocabilmente indicato (punto 2.7.2) che retrocedono alle selettive i concorrenti qualificati dall’undicesimo posto in poi.
Così l’undicesimo classificato della semifinale A si verrà a trovare nell’assurda situazione di essere promosso e retrocesso allo stesso tempo mentre sarà difficile determinare la situazione del decimo della semifinale B.
Siamo certi che i vertici federali si affretteranno a chiarire ufficialmente i comprensibili dubbi causati forse da un po’ di distrazione; ci auguriamo però per il futuro una maggiore attenzione da parte di chi si occupa della stesura dei regolamenti.
La mancanza di regole chiare in uno sport con un numero così ridotto di agonisti non da’ certo una buona immagine.
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