Assoluto di Marsala, domani la giornata conclusiva
Oggi il campo gara andava dalla metà dell’Isola Lunga fino a metà Stagnone, mentre domani si pescherà da metà Stagnone fino a Capo Lillibeo, in una zona che secondo alcuni atleti dovrebbe presentare più zone rocciose e garantire più pesce. Partenza prevista per le ore 8:30, fine della competizione alle ore 12:30.
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Il commento
Commentare questa prima giornata del campionato assoluto di Marsala è un compito ingrato.
Iniziamo col dire che il risultato non lascia adito a dubbi: il campo gara è risultato estremamente povero e ciò, unitamente alle nuove regole (spostamenti a pinne, coefficienti per le diverse specie, calcolo del punteggio con sistema a coefficiente 100), rende il risultato aleatorio e solo eventualmente espressione dei reali valori in campo.
Quando in un campionato assoluto si vince una prova con 5 pesci, si entra nella top ten con due e nella top 15 con uno… c’è da riflettere, perché sicuramente qualcosa non va.
Ci sono atleti che hanno espresso il loro imbarazzo nel mostrare ai fotografi carnieri così scarni, ed in effetti non è possibile dare loro tutti i torti.
Ci sono stati cappotti d’autore, sempre da mettere nel conto delle possibilità, ma estremamente sospetti quando pescatori del calibro di Calcagno, Mancia, Petrollini, Antonini o Bruno De Silvestri tornano a riva con uno o due pesci.
Lo stesso Petrini, reduce da una brillante prova nelle Baleari dove ha combattuto alla pari con mostri sacri come Carbonell e March, perdendo per un soffio, si ritrova a vagare nel deserto e riporta a riva due pesci…
Nella penuria di prede, poi, lo stesso bonus per le classi di specie suscita grandi perplessità, in quanto finisce per incidere forse un po’ troppo sulla classifica. E poi, non a tutti riesce facile convincersi che un atleta che prende tre saraghi sia meno bravo di uno che prende un sarago, un tordo e un cappone. Di sicuro, se il pesce abbonda o è possibile spostarsi sul campo gara, si può anche provare ad impostare una strategia che consenta catture differenziate, ma in circostanze come quelle di Marsala, in una gara con spostamenti a pinne, la cattura differenziata è frutto di bravura o di fortuna? Per il regolamento è senz’altro bravura, certezza che non tutti condividono.
Il punteggio a coefficiente 100, poi, non convince, almeno non sulle due prove, anche perché lo stesso Luciano Cottu, che ci risulta averlo concepito, aveva dichiarato che per funzionare aveva bisogno di almeno tre prove. Certo, se la somma di punti o il sistema di penalità sono stati eliminati è segno che non erano poi così graditi, però il punto merita senz’altro una riflessione.
Con il poco tempo a disposizione per la preparazione, gli atleti locali si sono visti prendere letteralmente d’assalto, cosa che, in associazione con l’assenza di distanza minima tra i concorrenti, ha prodotto situazioni pericolose, come testimoniato da Nicola Riolo e Sandro Mancia. Incontri ravvicinati con fiocine ed eliche hanno guastato umore, rilassamento e sicuramente anche le perfomances di questi ed altri atleti.
Attendiamo la prova di domani, e che vinca il migliore.
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