Assoluto di Bosa: cronaca della prima giornata
L’assoluto 2010 è partito sotto il segno dell’incertezza da un po’ tutti i punti di vista: le perplessità degli atleti riguardo scarsità e mobilità del pesce hanno purtroppo trovato conferme, anche se questo non ha impedito a pochi tenaci e anche un pizzico fortunati di portare al peso carneri variegati e discretamente pesanti.
Il via, complice l’onda lunga residuo delle intemperanze del mare dei giorni scorsi e le quasi dieci miglia necessarie a raggiungere il centro del campo gara, è stato dato alle 9 e ha visto il gruppo spaccarsi in due tronconi che hanno puntato gli estremi nord e sud del campo gara. I primi quindici minuti sono stati sfruttati da molti atleti per sondare i segnali più rischiosi per poi ripiegare su mire che permettessero un più agevole percorso a nuoto.
Le prime catture si sono registrate nel gruppo che batteva la zona di Torre Foghe, ma spesso si è trattato di pesci incerti e da pesare. Con il passare del tempo i concorrenti sono andati sempre più sparpagliandosi, uniformemente, ma sempre sul medio fondale. Al largo, oltre i 26 mt, erano solo De Silvestri e Roccaforte a darsi battaglia su alcuni saraghi maggiori particolarmente smaliziati.
Diversi sono gli atleti che hanno cercato di giocarsi la carta della schiuma nelle poche zone dove era possibile farlo rispettando il limite dei 100 mt stabilito dall’ordinanza balneare ancora in vigore. Questa scelta ha portato a numerose e talvolta vibranti contestazioni da parte di diversi barcaioli, il fatto che però fosse problematico stabilire con precisione l’effettiva distanza, non ha portato a nessun provvedimento disciplinare ma solo a qualche energico richiamo e conseguente allontanamento dal punto incriminato.
A fine gara il più contrariato di tutti si dimostrerà Riolo che, fatto allontanare a suo dire in maniera del tutto illegittima visto che pescava a 140 mt dalla linea di costa, proverà a ripiegare razzolando nel medio fondo ma rimediando solo due pesci.
Montinaro e Villani mettono a segno alcune belle catture pescando quasi indisturbati verso il limite sud del campo gara, davanti Cabu Nieddu. Il primo, in una zona di acqua leggermente velata, arpiona in rapida successione due barracuda, il secondo dei quali meriterà il bonus di preda più grande di giornata, anche se ex aequo con il dentice di Lovicario. Villani con metodo mette a paiolo diverse salpe, un barracuda, due saraghi e due corvine, una terza molto grossa e, inizialmente scambiata per un cerniotto, riuscirà a scomparire in un budello evitando la tahitiana.
A metà gara diversi atleti sfruttano lo spostamento consentito come alla partenza, si dirigonono su zone distanti per poi spesso tornare ad insistere su quella già battuta nelle ore precedenti. Iniziano a circolare voci sull’avvistamento di grossi dentici da parte di Lo Prete e Ascione; Savino è protagonista di un faccia a faccia con due tonni sui 30 kg che si ritroverà davanti sollevando lo sguardo da una tana, armato di corto e fiocinella.
Si ripetono sporadiche ma puntuali le contestazioni riguardo la pesca a terra, un vero e proprio inseguimento del potente gommone della direzione di gara si concluderà in un nulla di fatto. I laziali Deiana e Calvino racimolano diversi pezzi, tra saraghi e corvine, razzolando sul medio fondale. Stessa tecnica che frutterà al partenopeo Figlioli un carniere davvero importante, il migliore come peso, che gli varrà la seconda piazza di giornata soltanto per il doppio bonus di Lovicario.
La gara si avvia alla conclusione senza colpi di scena, con il cielo che si squarcia lasciando filtrare i raggi del sole e il vento di maestrale che minaccioso inizia a soffiare più intenso, tanto da rendere molto poco rilassante la navigazione nelle 10 miglia di ritorno alla darsena di partenza.
Il trionfatore di giornata ha messo a segno il colpaccio al primo tuffo, catturando un dentice da quasi due kg e mezzo che gli è valso sia il bonus come preda speciale che quello per preda più grande. Ma il giovane atleta sardo ha incrementato il suo bottino con diversi altri pesci consegnando un carniere molto variegato tra cui spiccavano due grosse triglie che, pur superando abbondantemente i 3 etti, non gli sono servite a staccare ulteriormente gli avversari.
Variegati, ma purtroppo drasticamente ridimensionati dalla bilancia, sono stati i carnieri di Ascione e Barteloni. Grande atteso il campione in carica Concetto Felice che si è difeso ottimamente con diversi saraghi in peso e un grosso muggine.
Molto sconfortati sono apparsi Corrias, Grossi, Mazzarri, D’Alessandro, Sperandio e il giovane Orsi che ha dovuto abbandonare anzitempo per problemi di compensazione. Anche De Silvestri ha consegnato il pescato, sei pesci tra saraghi e marvizzi, senza mostrarlo ai fotografi, visibilmente insoddisfatto del suo risultato.
La giornata di domani si preannuncia più incerta che mai, fino a ieri sera molti atleti si dicevano convinti che il campionato si sarebbe deciso con una sola giornata visto che le previsioni non promettono nulla di buono. Staremo a vedere se il maestrale permetterà un regolare svolgimento della competizione o se l’organizzazione sarà costretta a limitare i danni. Certo è che alcuni atleti hanno trovato in preparazione dei segnali molto ricchi ma anche molto fondi, segnali che potrebbero far scalare numerose posizioni in classifica.
La bufala di ApneaMagazine
Per i lettori che hanno seguito la nostra diretta sul forum e si sono accorti dello “scherzetto” che abbiamo organizzato, permettetemi oltre che a scusarmi per la parentesi, una doverosa spiegazione.
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Seguire una competizione e riportare le notizie real time, comporta un dispendio di uomini e mezzi importante, e vedere che le notizie pubblicate sul nostro sito vengono riportate dopo pochi minuti, se non secondi, in altre sedi, ci ha spinto ad una verifica, il beneficio del dubbio lo abbiamo lasciato per oltre quattro ore). Detto questo, spero che questo piccolo scherzo sia servito da ammonimento. Noi come sempre siamo aperti a qualsiasi collaborazione purchè sia alla luce del sole e ci venga riconosciuto almeno il merito. Dopo la trasferta di Lussino, qualcuno si è permesso di muovere critiche molto pesanti sulla nostra professionalità, critiche del tutto infondate visto il riscontro internazionale unanime. Per essere bravi cronisti nella pesca in apnea non occorre essere altrettanto bravi pescatori, occorre altresi conoscere il mestiere di giornalista e lavorare ogni giorno con l’unico obiettivo di fare informazione seria. Con questa parentesi spero che in futuro, chiunque si cimenti nel nostro stesso lavoro, lo faccia con altrettanta professionalità, collaborando se necessario, ma investendo le stesse risorse che mette in campo la nostra e-zine o quanto meno, limitare l’operato ai propri mezzi senza prendere le nostre informazioni spacciandole per proprie. Sono certo che sia stato commesso un errore di ingenuità e voglio sperare nella buona fede, sono altrettanto certo che in futuro difficilmente ricapiterà.
Alberto Balbi
Antonio Lovicario – primo di giornata
Fabio Figlioli – secondo di giornata
Massimiliano Barteloni
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