Assoluto 2017: Cuccaro Re d’Ugento, Corrias fa 13 e chiude 2°, Roccaforte 3°
Rocco Cuccaro è il Campione Italiano di Pesca in Apnea 2017, ha conquistato l’ambito titolo con una seconda frazione in difesa nella quale è riuscito, con le unghie e con i denti, a tenere a distanza di sicurezza i suoi diretti avversari. Valerio Losito, 6° finale, e Nicola Strambelli, subito giù dal podio, ci hanno provato ma oggi, in un campo gara più avaro di quello di ieri e che ha finito per premiare i razzolatori puri, avrebbero dovuto staccare Cuccaro di circa 30 punti percentuali per sperare di impensierirlo.
Dei primi 4 classificati di ieri, soltanto Salvatore Roccaforte ha tenuto botta riuscendo a migliorarsi e a conquistare anche il bronzo sul podio finale. Ieri avevamo detto che c’era da aspettarsi la prova d’orgoglio di qualcuno che non era stato troppo fortunato, beh: Cristian Corrias (2°) , Andrea Settimi (5°) e Gianfranco Loi (8°) non hanno sicuramente deluso le attese.
Il primo è stato capace di vincere la seconda frazione con un carniere molto variegato di tordi, saraghi e corvine: ben 13 pezzi validi (che sarebbero potuti essere 14) per 13.069 punti finali che gli sono valsi anchel’argento sul podio finale. Il secondo ha forse pagato eccessivamente sulla bilancia, vedendosi scartare 3 sparidi per pochi grammi, diversamente i suoi pesci, 9 tra cui un bel dentice a bonus da 1 kg e 178 grammi, avrebbero forse potuto giocarsi la vittoria di giornata. Il terzo ha raddrizzato un’altra possibile giornata storta, pescando a scorrere e all’aspetto, inventando letteralmente 9 pesci (tra cui un dentice non a bonus e una palamita di oltre 1 kg) per 10.974 punti.
A proposito di prove d’orgoglio, che hanno oltretutto garantito la permanenza in prima categoria, non possiamo non citare quelle di Francesco Piras (10°), unico oggi a portare al peso 10 saraghi validi e a prendere il bonus di categoria, di Diego D’Alessandro (11°), che ha portato alla bilancia 10 pezzi tra saraghi e un tordo, di Concetto Felice (14°) che, nonostante fastidiosi problemi di compensazione, raggranella 7 pesci validi e può rammaricarsi per una murena e un’occhiata scartate, e di Roberto Poggioli (15°) che con 7 prede valide e due saraghi scartati, può comunque dirsi soddisfatto per lo scampato pericolo. Non è andata altrettanto bene ad Adriano Riggio: ha portato la peso un bel carniere con 10 pesci, che però si è visto falcidiare dalla bilancia che impietosamente gli ha scartato, uno dopo l’altro, 4 saraghi e una corvina. I 5 pesci superstiti non sono stati sufficienti a rimediare al 32° posto di ieri e il 21° posto finale (primo dei retrocessi) lascia in bocca una delusione doppia.
Sostanzialmente costanti le due giornate di Dario Maccioni (7°) e Rosario Lopis (13°) che hanno pescato con costanza; chi dando fondo alle sue doti di improvvisatore e chi raccogliendo i frutti di una preparazione meticolosa e attenta, confermando il piazzamento della prima giornata anche nella classifica finale. Stesso discorso vale per Angelo Ascione, anche se la sua prova è stata piuttosto sottotono e lontana dal podio dello scorso anno e dai risultati degli assoluti degli ultimi 3 anni. Idem Daniele Colangeli che, come lo scorso anno, chiude in 19a piazza, appena un soffio sopra la linea rossa ma senza conquistare l’ambito titolo di “ultimo dei primi” che, alla prima partecipazione ad un campionato di massima serie, finisce per premiare il siciliano Giuseppe Bonomo. Una menzione speciale merita Alfonso Cubicciotto che, 20° ieri, ha chiuso oggi 17° dopo aver rotto una pala ed aver dovuto adoperarsi per trovare un paio di pinne in prestito; che però devono avergli portato fortuna visto le catture determinati arrivate dopo.
Discontinui al contrario, con una prima giornata impeccabile e una seconda invece in salita quando non proprio da dimenticare sono stati invece Claudio Marconcini che è franato dal brillante 9° posto di ieri al 17esimo finale di oggi, slavando però la permanenza nella massima serie. Salvo Natoli, sprofondato dal 15° di ieri al 25° finale di oggi, Savino caduto dal 10° di ieri al 25° di oggi, Roberto Praiola ritrovatosi da 14° ieri al 28° oggi e Cono Corrado scivolato dalla 7a di ieri alla 24a di oggi. Un vero peccato la debacle di Alessio Piras: fresco di promozione (secondo alla qualificazione 2016) ci aveva entusiasmato con il 6° posto di ieri, la sfortuna oggi gli ha fatto rimediare solo un tordo non in peso, scaraventandolo in un attimo al 26° posto.
Due righe dedicate le merita la prestazione del campione uscente Luigi Puretti: la giornata di oggi è stata nella media, 5 pezzi di 3 specie e un sarago scartato per qualche grammo, decisamente non abbastanza per cercare di risalire da una pur ottima 5a piazza ma che già ieri sembrava andargli molto, troppo stretta. Purtoppo il campo di gara lo ha confinato ad una 9a piazza finale che di per se non avrebbe nulla di particolarmente negativo, ma non può non suonare come una cocente delusione alla luce di un’aspettativa decisamente troppo elevata, alimentata dallo stesso Luigi fin dall’Eudi scorso, con delle dichiarazioni che a tanti erano sembrate piuttosto aggressive, quasi la limite della sfrontatezza. Di sicuro questa sarà una importante tappa di ulteriore crescita per il giovane campione salentino.
Poco da dire sulle altre retrocessioni: la maggior parte degli atleti rimandati sembra non aver mai relamente trovato il bandolo della matassa su questi fondali, anche coloro che nel grotto si sarebbero dovuti trovare a proprio agio. L’unico che probabilmente non avrebbe davvero potuto fare di più è Christian Mortellaro che è stato male tutta la prima giornata, e la seconda non è andata molto meglio, a causa di dolori alla spalla che hanno inciso molto negativamente su tutto, a iniziare dall’apnea.
Un doveroso plauso finale va all’organizzazione che ha cercato di offrire la miglior logistica possibile, fronteggiando con prontezza più di qualche intoppo e, se anche tanto è ancora possibile fare per migliorare, non si può negare che si sono raggiunti dei livelli impensabili fino a 5 o 10 anni fa. I campi gara, ammettiamolo, a dispetto delle lagnanze della vigilia non si sono rivelati affatto male, e forse definirli addirittura “indecenti” è stato un po’ eccessivo, ma si sa, gli agonisti sembrano ormai incontentabili…
Classifica Ufficiosa
1° Rocco Cuccaro 157,59%
2° Cristian Corrias 127,47%
3° Salvatore Roccaforte 116,81%
4° Nicola Strambelli 109,48%
5° Andrea Settimi 108,74%
6° Valerio Losito 107,81%
7° Dario Maccioni 97,83%
8° Gianfranco Loi 96,44%
9° Luigi Puretti 96,24%
10° Francesco Piras 91,21%
11° Diego D’Alessandro 89,51%
12° Sebastiano Rosalba 76,73%
13° Rosario Lopis 71,24%
14° Concetto Felice 70,66%
15° Roberto Poggioli 70,09%
16° Angelo Ascione 67,64%
17° Claudio Marconcini 64,34%
18° Alfonso Cubicciotto 55,35%
19° Daniele Colangeli 54,83%
20° Giuseppe Bonomo 54,55%
21° Adriano Riggio 51,61%
22° Cono Corrado 50,03%
23° Massimo Tacconi 47,59%
24° Vito Antonio Savino 44,99%
25° Salvo Natoli 43,42%
26° Alessio Piras 42,92%
27° Christian Mortellaro 38,18%
28° Roberto Praiola 37,00%
29° Vittorio Lai 34,00%
30° Giuseppe Giufrè 31,72%
31° Cristiano Novel 31,48%
32° Ruggero Gilletti 30,91%
33° Pietro Cascione 26,73%
34° Roberto Deiana 23,66%
35° Roberto La Mantia 19,24%
36° Stefano Marenco 0
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