Assoluto 2012 – De SilvesTRIS
Con una seconda frazione di contenimento, anche se non certo rilassata, e una sesta piazza finale, Bruno De Silvestri conquista per la terza volta il titolo di Campione Italiano di pesca in apnea.
Dopo Calasetta nel 2002 e Marsala lo scorso anno, sono ancora le acque di casa a regalare al porta colori Cressi l’ingresso nella ristretta cerchia di campioni che può dire di essersi fregiata per tre volte del titolo italiano.
Un campo gara meno fondo del giorno precedente, difficile per la massiccia presenza di grotto e dedali di lastre, poco gradito al campione di casa ma che ha finito per deludere anche numerosi atleti che se lo aspettavano molto più prodigo di catture, soprattutto alla luce di quanto scorto in preparazione.
Un fondale che ha fatto da cornice alle superbe pescate di Franco Villani e Sebastiano Rosalba che affiancheranno Bruno sul podio finale.
Una collana con numerosi dentici per il primo che scorrendo gli annali dei campionati assoluti risulta essere uno dei carnieri piu prestigiosi, e nove catture con ben cinque specie per il secondo che hanno confermato l’altissimo livello tecnico già era emerso dopo la prima frazione.
Impossibile comunque rimontare l’exploit di prima giornata di De Silvestri, non poteva perdere e, come da previsioni, non lo ha fatto anche se alla fine il divario percentuale dal secondo si è ridotto notevolmente.
Raffrontando la classifica finale con quella dello scorso anno, ci si accorge di come il termine “rivincita” fosse quantomai appropriato. Sono cambiate alcune posizioni, qualcuno è incappato in un brutto e forse inaspettato scivolone ma, il grosso dei venti qualificati, quello era e quello è rimasto. Soprattutto, e per fortuna, i tanti giovani che stanno con fatica rifondando il club azzurro.
Rispetto agli scorsi campionati abbiamo però incontrato un clima più teso.
Forse il fatto che solo in sei retrocedessero, ha incattivito non poco gli animi. Più di qualche vibrata protesta si è levata nel campo gara nelle due giornate, ma il culmine si è toccato quando, una grossa corvina portata al peso da Fabio Figlioli, ha fatto scoppiare una animata contestazione in quanto, a detta di alcuni atleti, risultava mal conservata. Si alzavano i toni, volava qualche parola grossa, la pesatura veniva bruscamente interrotta dal presidente di settore Alberto Azzali (per l’occasione addetto al calcolo dei punteggi), salvo poi riprendere – senza tuttavia placare il malcontento- quando il direttore di gara Roberto Borra, analizzata la preda incriminata, convalidava la cattura.
La seconda contestazione si è avuta quando il carniere di Stefano Claut è stato dichiarato sub iudice per la presenza di una ricciola di cui non era ben chiaro quale dovesse essere la taglia minima, viste le norme più restrittive in vigore in Sardegna. Tutto si è risolto a favore del triestino, con la preda che, misure alla mano, come dichiarato dai giudici, rientrava anche se solo di un soffio, nei sessanta centimetri di lunghezza consentiti.
Una ricchissima cerimonia di premiazione, come consuetudine quando l’organizzazione è marchiata Giorgio Sanna, e un lauto buffet hanno poi presto fatto dimenticare i dissapori e riportato l’attenzione su quello che è stato senza dubbio un campionato come non se ne vedevano da tanto, troppo tempo.
Quella di Portoscuso é stata anche l’occasione per una riunione del Club Azzurro presieduto dallo stesso Alberto Azzali, da Roberto Borra e dal vice capitano Paolo Cappucciati. La mancanza del capitano ufficiale Pietro Milano non e’ passata inosservata anche se a domande dirette si sono preferite risposte in politichese da parte dei vertici federali lasciando intendere che nulla si puo decidere prima della scadeza di tutti i mandati e delle nuove elezioni. Ma a buon intenditor poche parole!
L’appuntamento adesso è per l’anno prossimo, nelle acque del siracusano, sperando che lo spettacolo possa ancora essere migliore.
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Category: Articoli, Assoluto 2012, Pesca in Apnea