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Campionato Assoluto 2002: Lotta all’Ultimo Grammo!

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Mercoledì, 26 Giugno

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Fabio Antonini con la cernia di 21.7 kg (foto L.Ingrosso)

Lo scenario delle coste a sud della Sardegna è mozzafiato. Pareti a picco sul mare, isolotti sparsi, frane e pesce per tutti ed a tutte le batimetriche. Il granito la fa da padrone. Tutte le migliori tahitiane del circuito nazionale sono al via con i quaderni ricchi di mire  e posti da favola. Il campo gara scelto per la prima frazione va da Capo Sperone a San’Antioco ed è, a detta tutti gli atleti, ritenuto il più difficile ma pescoso. La giuria suona la sirena del via e tutti i più forti prendono la direzione del largo.

Purtroppo, fuori, c’è una corrente di 5/6 nodi che sconvolgerà i piani di molti. Il pesce segnato è assai profondo, tra i 25/35 metri per molti, e queste condizioni pressoché impossibili inficeranno le scelte dei  profondisti.  Il favorito, De Silvestri, è il primo ad avere problemi con la corrente. Infatti una delle sue migliori tane di corvine si trova proprio al centro del “fiume”. Deve desistere e ripiegare più verso terra su altri posti più accessibili.

Stessa cosa dicasi per Riolo e Bellani. Il primo, per colpa della corrente, sbaglia tre pesci nei primi 3 tuffi tra cui una corvina monumentale, poi si dirige un po’ più a terra tra i 27/29 metri ed inanella a buon ritmo una quindicina di pesci bianchi. Bellani ha segnato numerose cernie oltre i 30 metri, ma non riesce a pescarci. Prenderà qualche corvina qua e là, strapperà una bella leccia di circa 7/8 chili, prima di far valere la sua classe arpionando nell’abisso dei 33 metri una cernia di 15 kg. La lavorerà per due ore nella corrente prima di portarla a galla quasi allo scadere. Anche Calcagno è impegnato su una bel serranide. Anche lui la estrarrà quasi a fine gara e sarà l’unico pesce nel suo cavetto peraltro a coefficiente.

Tortorella parte bene e su un fondale di circa 25/26 metri dove riuscirà ad arpionare con maestrìa una bella cernia bianca. Tenta di visitare altri segnali fondi ma fatica come tutti. Opta, dunque, per andare verso terra in poca acqua e razzolare salpe e cefali. La tattica gli darà ragione. Al largo c’è Antonini che ha appena issato in barca la cernia più grossa dell’intero Campionato: oltre 21 kg. Conosceva il pesce che stava a 31 metri ed è riuscito, col 120, ad arpionarlo in caduta prima che sparisse tra i meandri di una frana. Aggiungerà altri 4 pezzi. Ramacciotti si salva con una cernia al fotofinish e De Silvestri mette su un cavetto finale di 13 pesci validi tra corvine, saraghi e mostelle.

Al rientro in porto si assiste all’esibizione di diversi bei carnieri. La bilancia vede vincitore della prima frazione De Silvestri con 13 bei pesci, secondo,  a soli 70 grammi di distacco, Tortorella con la cernia bianca e 10 pesci tra salpe cefali, saraghi e labridi presi in poca acqua. Riolo colleziona 13 pezzi, in prevalenza corvine, ed acciuffa il terzo posto. Seguono Bellani, Antonini, il sorprendente Mangano (una decina di pesci tra grosse salpe e sparidi) e Ramacciotti. Bene anche Accolla.

Giovedì, 27 Giugno

Questa frazione si disputerà nella bella e suggestiva isola di San Pietro. Anche qui sono state avvistate parecchie cernie (ricordiamo che da regolamento è consentita solo la cattura di un serranide a giornata) ed il solito pesce bianco. Gli atleti sono pronti a darsi battaglia anche oggi su fondali che oscillano mediamente tra i 25 ed i 30 metri. Al via si assiste ad un vero e proprio fuggi, fuggi. Chi va al largo, chi a terra, chi va a nord e chi a sud. Oggi, in certe zone, ci metterà lo zampino l’acqua torbida.

De Silvestri ha problemi al motore. L’elica s’è rotta ed il gommone va pianissimo. Impreca, s’arrabbia ed inizierà a pescare una mezz’oretta dopo gli altri. Al primo tuffo, in compenso, porterà in barca una bella cernia a coefficiente che lo rasserenerà. Un pesce fulminato a 31metri. Tortorella nel frattempo si porta su una frana dove, nei giorni di ricognizione, aveva visto saraghi e cefali. Impugna un lungo arbalete per fare l’aspetto ma di pesci in giro non se ne vede. Allora l’atleta campano comincia a mettere la testa nelle numerose gallerie che si formano tra un sasso e l’altro e, con non poche peripezie, arpiona tre bei cefali. Riolo è su una zona che conosce in 27/28 metri dove aveva trovato labridi e saraghi. In un’ora ha già 7 bei pesci in barca ma si lamenta dello’acqua sporca e fredda. Lo spostamento successivo gli frutterà una bella cernia di oltre 7 chili colpita in caduta col sessantino!!

Accolla si dedica all’agguato in poca acqua alle salpe:  prenderà ben 11 pesci. Bellani su una secca conosciuta sta inanellando belle corvine, Ramacciotti prende dei bei saraghi poi spara una cernia e s’appresta a lavorarla. Antonini parte bene prendendo 3 saraghi ed una cernia bianca di circa 8 chili e, Petrollini, si dà da fare con diverse corpulente corvine. Chi invece, zitto, zitto ha trovato il “paradiso”, è Sandro Mancia: lesto ed abile arpiona prima una cernia di 8 chili e poi fa spola tra due tane arpionando diverse grosse corvine. Una pescata magistrale, come magistrale è quello che sta facendo Tortorella su una frana tra i 15/18 metri.

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Sandro Mancia e le corvine della seconda giornata (foto L.Ingrosso)

Trova diversi saraghi e col fucile corto e la fiocina ne cattura ben 17 a ritmo vertiginoso. Calcagno, spostandosi  diverse volte, costruisce un bel carniere di pesce bianco tra corvine saraghi, tordi, gronghi e murene. De Silvestri è su una zona di pesce bianco e prende alcuni pezzi. Verso la fine farà un ulteriore spostamento dove rimpinguerà il carniere con una mostella ed alcuni saraghi. Anche Castorina, in ombra nella prima frazione, prende una cernia e 7 pesci mentre Paggini, un po’ più a sud, arpiona un cernione ed altri 3 bei pezzi.

La gara volge al termine ed anche oggi ci sono diversi bei carnieri. La spunta Mancia (per 260 gr.) con una cernia ed altri 13 pesci tra monumentali corvine e bei saraghi su un grandissimo Tortorella che, con 20 pesci finali, dichiara di essersi visto sfuggire dalle mani pure un’orata di 2chili. Terzo De Silvestri con la cernie ed 8 bei pesci. Quarto Castorina, quinto Cagnolati, sesto Riolo e settimo Bellani. La cernia di Ramacciotti risulterà fuori peso per pochi grammi ed il livornese terminerà nono con 10pesci. I giochi sono aperti  anche se i favoriti sembrano De Silvestri e Tortorella.

Sabato, 29 Giugno

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Stefano Bellani vincitore della 3a giornata (foto L.Ingrosso)

Gli atleti hanno avuto il venerdì di pausa per riposarsi. Alcuni sono veramente provati da questo mare impegnativo e affascinante altri non stanno nella “muta” e sono euforici. Per via del tempo e di alcune recalcitranze dell’organizzazione (peraltro fino a quel momento impeccabile) la terza frazione prenderà il via solo alle 14.30 e il  campo gara andrà da Calasetta a capo Sperone.

Al via gli occhi di tutti sono puntati su De Silvestri che prende la direzione del largo verso Calasetta, ma che troverà a acqua torbida e pochissimo pesce. Tortorella parte su una zona di saraghi in 27/29 metri ed accanto a lui si butteranno pure Paggini, Antonini, Bellani e Riolo. Il pesce è nervoso, anche se presente, e gli atleti faticano non poco per catturare qualche pezzo. Paggini prende un cappone ed un marvizzo, Antonini due saraghi, Bellani altrettanto. Tortorella, nonostante tutto, rimane tranquillo ed arpiona un grongo e due begli sparidi.

Riolo si sposta e ritorna più tardi: arpionerà tre grossi tordi e 4 bei saragoni.  Bellani sta facendo una grande gara a pochi metri da molti: non dà nell’occhio e cattura saraghi e labridi a ritmo vertiginoso così come il suo amico Ramacciotti. De Silvestri è in difficoltà con 4 pezzi a circa un ora dalla fine. Tortorella ne ha ben 10. Ma l’ultima ora risolverà il Campionato. Mentre Tortorella non trova che poco altro, Bruno De Silvestri, alfiere del team Omer, scova una lastra piena di saraghi e sfodera la prestazione del campione: 11 pesci in meno di un’ora ed un bel sospiro di sollievo.

Stentano Calcagno (7 pesci), Antonini (8, tra cui un bel pagro), Mancia e Castorina. Riolo è su una zona profonda dove ha segnato alcuni gronghi e saraghi. Catturerà 4 serpenti (di cui 2 validi ed enormi) e altri due labridi e due sparidi. Petrollini prende 10 pesci misti ed Accolla conferma l’ottimo Assoluto con altri 8 bei pesci. Dopo 4 ore di gara (una in meno del previsto) viene data la fine del Campionato.

Con la rimonta finale ed il secondo posto di giornata con 15 bei pesci,  De Silvestri è Campione Assoluto davanti ad uno strepitoso Tortorella che, nonostante tutto, colleziona 14 pezzi. Tortorella alla fine avrà il punteggio più alto di tutti ma, la somma dei piazzamenti (criterio con il quale si assegnava il titolo), lo penalizza (6p. De Silvestri, 8p. Tortorella). Vince la frazione Bellani con 17 pesci e supera Riolo piazzandosi al terzo posto definitivo. Il siciliano con un’altra manche regolare e 13 pesci è quarto precedendo Ramacciotti ed Antonini.  Settimo un gran bell’Accolla, Ottavo un regolare Petrollini, nono Calcagno e decimo Mancia. Questo bellissimo Assoluto sarà ricordato anche per essere stato l’ultimo con la possibilità di catturare la cernia.

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