APR lancia la campagna contro le reti negli sbocchi fluviali a mare
Alleanza Pescatori Ricreativi, una delle associazioni che si occupa di tutelare gli interessi della pesca sportiva e che spesso affianca la FIPSAS nelle iniziative ufficiali, ha da poco lanciato una campagna contro le reti da pesca che vengono regolarmente calate a meno dei 200 metri regolamentari dagli sbocchi fluviali a mare.
Per sostenere la battaglia è sufficiente documentare con foto, o un breve video (max 20mb), una delle innumerevoli situazioni di ilegalità nelle quali è facile imbattersi lungo le coste della nostra penisola. Di seguito riportiamo il comunicato stampa della campagna e i riferimenti a cui far pervenire il materiale.
COMUNICATO STAMPA
La legge italiana prescrive che in un raggio di 200 metri dalle foci non possano essere calate reti da pesca. Una misura sicuramente insufficiente per la tutela degli habitat sensibili, meglio sarebbe che riguardasse tutta la linea di costa, e non solo le foci, allontanando le reti da riva.
Sulle foci è però comune trovare reti illegali che arrivano anche a chiudere completamente gli sbocchi a mare, una delle forme di pesca più distruttive per alcune delle specie ittiche di maggiore pregio sia commerciale che ricreativo.
Molte tra le reti calate sotto costa, anche a distanze legali, non sono in regola con le norme: la legge impone per motivi di sicurezza e pubblica incolumità che nelle ore notturne tutte le reti lasciate in posta siano segnalate da boe luminose. Capita frequentemente che tali boe luminose siano assenti e che ci si accorga della loro presenza solo con la luce del giorno.
Quello che sembra un problema circoscritto e marginale di cui nessuno si occupa seriamente è in realtà tra le maggiori cause di degrado degli stock ittici che frequentano la prima fascia costiera,i e i pescatori ricreativi hanno lunga esperienza della inutilità di fare segnalazione alle autorità di controllo.
Il fenomeno è conosciuto dai pescatori ricreativi che se lo raccontano o condividono qualche foto sui social network, concordando sulla sua gravità e sull’inerzia delle istituzioni che non lo contrastano efficacemente rendendolo di fatto tollerato.
Vogliamo documentare le reti illegali in foce e possiamo farlo insieme filmando o fotografando con il telefono o con una fotocamera e raccogliendo le immagini per sostenere la necessità e l’urgenza di risposte operative specifiche da parte delle autorità competenti, indicando la data ed ora di ripresa ed il luogo.
Le foto e i filmati pubblicati non costituiscono prova di attvità di pesca illegale ma documentano situazioni nelle quali gli autori sono stati testimoni di azioni di pesca presumibilmente illegali.
Non perdere l’occasione di riprendere e condividere con tutti pescatori quello che vedi accadere.
Invia le tue foto e video (massimo 20Mb) via email a info@pescaricreativa.org
Indica il luogo (nome del corso d’acqua e provincia) e la data della ripresa e inviaci i tuoi commenti.
Nel caso di file di grandi dimensioni puoi utilizzare uno dei servizi gratuiti per invio grandi allegati (Jumbomail, Wetransfer, etc. ). Puoi anche caricare i tuoi video su Youtube o altro servizio simile e inviarci il link di collegamento.
Il tuo contributo è importante!
Scatta una foto o gira un video con il tuo smartphone
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Art. 3.
1. Le reti da posta fissa devono essere munite di segnali costituiti da galleggianti di colore giallo, distanziati fra loro non piu’ di 200 metri.
2. Le estremita’ dell’attrezzo debbono essere muniti di galleggianti di colore giallo con bandiere di giorno, e fanali di notte, dello stesso colore; tali segnali debbono essere visibili a distanza non inferiore a mezzo miglio.
Art. 4.
1. E’ vietato collocare reti da posta ad una distanza inferiore a 200 metri dalla congiungente i punti piu’ foranei, naturali o artificiali, delimitanti le foci e gli altri sbocchi in mare dei fiumi o di altri corsi di acqua o bacini.
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