Apnea: Malore durante la Statica, Muore un 37enne
Un apneista francese di 37 anni è deceduto il 5 gennaio scorso, dopo aver perso conoscenza durante una seduta di allenamento di apnea statica nella piscina in cui si svolgevano le attività sportive del club di cui faceva parte. L’incidente si è verificato nella cittadina di Échirolles, le autorità locali hanno aperto un’indagine ed è stata richiesto l’esame autoptico per avere accertare le cause della morte.
Come ogni giovedì, diversi soci del circolo si erano ritrovati in piscina per la seduta settimanale di allenamento. L’esercizio che stavano svolgendo, quando si è verificato l’incidente, consisteva in sessioni di apnea statica ma con elevato carico di co2. Un’attività considerata “sicura” proprio perchè l’elevato tasso di anidride carbonica nel sangue sollecita il centro del respiro ben prima che i valori di ossigeno si riducano a livelli di potenziale rischio. La sorveglianza durante l’esercizio era massima: gli 8 allievi in acqua si alternavano negli esercizi, sorvegliandosi a vicenda, e tutte le fasi si svolgevano sotto lo sguardo vigile di 3 istruttori.
Pare assodato che la vittima dell’incidente non abbia avuto nessuna reazione tale da far pensare ad un problema. Aveva risposto puntualmente ai tocchi di controllo del compagno che lo assisteva durante la prova, quando non lo ha fatto sono scattati immediati i soccorsi ma l’apneista era già in arresto cardio-respiratorio. Trasferito d’urgenza presso l’ospedale La Tronche, vicino a Grenoble, alle 22.40, è stato dichiarato deceduto circa due ore dopo, senza che avesse mai ripreso conoscenza. Comprensibilmente molto scossi i compagni di circolo che condividevano con lui la passione per l’apnea da circa tre anni, come loro anche il giovane era in possesso di regolare certificato medico agonistico in corso di validità e a giorni avrebbe dovuto peartecipare a Lione ad uno stage con un noto agonista transalpino.
Allo stato attuale gli inquirenti ipotizzano che alla base della tragedia ci possa essere un malore cardiaco, forse dovuto a qualche patologia silente o non emersa in sede di visita medico sportiva.
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