Apnea, Alimentazione e Idratazione: le Grandi Proprietà dell’Iskiate
Durante le lunghe e impegnative battute di pesca in apnea, l’integrazione alimentare e l’idratazione sono aspetti di cruciale importanza, soprattutto quando le quote di esercizio iniziano a diventare impegnative. Un valido aiuto per l’apneista, facilmente realizzabile in casa, è rappresentato da una particolare bevanda, inventata tra i canyon della Sierra Madre Occidental nel nord del Messico, che prende il nome di Iskiate. L’ingrediente principale sono i semi di chia freschi, un vero e proprio super nutriente in grado di apportare grandi quantità di proteine, antiossidanti, acidi grassi omega-3, oltre che di importanti elementi quali calcio, fosforo, magnesio, manganese, rame, ferro, molibdeno, niacina e zinco.
L’Iskiate ha conosciuto una discreta ribalta mediatica con il libro “Born to Run: The Hidden Tribe, the Ultra-Runners, and the Greatest Race the World Has Never Seen”, che racconta della tribù messicana dei Tarahumara, famosi per essere dei corridori di endurance straordinari, abituati fin da piccoli a precorrere correndo distanze di centinaia di chilometri, sia per sopravvivenza che per diletto, a piedi nudi o con semplici sandali di cuoio e senza infortuni. E nel territorio desertico che è da sempre la casa dei Tarahumara, la disidratazione è uno dei primi nemici da cui guardarsi, specialmente durante la corsa, e che hanno imparato a combattere con le poche risorse che la natura ostile gli offriva: semi di chia, acqua, sciroppo di agave e succo di lime.
La disidratazione è però un subdolo nemico con cui si trova ad aver a che fare anche il pescatore subacqueo, un’insidia che, essendo immersi in acqua, non dà grandi sintomi almeno fino a quando la situazione non è pericolosamente squilibrata. Solitamente capita di accorgersi di non aver adeguatamente integrato i liquidi a fine giornata, avvertendo dei lievi capogiri e una fastidiosa sensazione di inappetenza accompagnata, talvolta, da leggera nausea. Ma non bisogna dimenticare che la disidratazione può anche aumentare il rischio di incappare in un Taravana.
Il segreto dell’Iskiate, oltre alle proprietà dei semi di chia, risiede nella sua consistenza. I semi hanno infatti una curiosa proprietà per cui, a contatto con l’acqua, ne assorbono molta (fino a 8 volte li loro volume) rilasciando gradualmente intorno a loro un composto gelatinoso ricco di nutrienti. Questa consistenza fa si che lo stomaco riesca a sfruttare in maniera più efficace le risorse idriche dell’organismo ed è quello che permette a questa bevanda di essere così efficace nell’idratazione a lungo termine.
Come Prepararla
Semi di chia (li trovate in erboristeria o su Amazon)
Acqua
Succo di lime o di limone
Sciroppo di agave o miele
Un piccolo pizzico di sale marino in caso di attività particolarmente intensa
Versare un cucchiaio di semi di chia in un bicchiere colmo d’acqua. Mescolate il composto delicatamente con un cucchiaio per evitare che i semini si aggreghino tra di loro. Lasciate riposare per almeno 10 minuti in modo che i semi inizino a gonfiarsi e a addensare l’acqua. Aggiungete 2 cucchiaini di succo di lime oppure di limone fresco, se lo desiderate, un dolcificante come lo sciroppo d’agave oppure il miele, e un pizzico di sale se pensate di affrontare una giornata di mare particolarmente intensa. Per dare un po’ più di carattere alla bevanda è anche possibile aggiungere il proprio succo di frutta preferito.
Ricordate però che, soprattutto nell’apnea e nella pescasub, l’iskiate non sostituisce l’acqua ma aiuta ad assorbirla meglio, sarà quindi necessario accompagnarla con un’adeguata quantità di liquidi oppure prepararla con una abbondante diluizione.
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