Andrea Pettiti si aggiudica il Trofeo
E’ il Milanese Andrea Pettiti, del club Maremania ASD, ad aggiudicarsi la prima selettiva Ligure. Grazie ad una stupenda leccia di 16.500 chili ed un prezioso cefalo di circa 1.600 chili, il simpatico atleta Lombardo mette in fila i 45 agguerriti partecipanti di questa competizione veramente ben riuscita.
La collaudata macchina organizzatrice della Società ‘Vela e Motore’ ha predisposto tutto nel migliore dei modi ad alle 10.00 circa, per ordine del Giudice Francesco Cimmino supportato dalla Dottoressa Antiga, la gara ha preso il via.
Un teso vento di scirocco ha mosso il mare ma le condizioni generali sott’acqua erano ottime. Visibilità di oltre 15 metri e assenza di taglio freddo.
Al via la maggior parte degli atleti s’è diretta in terra alla ricerca dei cefali e, col passare delle ore, quasi tutti hanno terminato sulle poche porzioni di grotto dagli 8 a 15 metri sparse tra le ‘Rosse’ ed il ‘Ferale’ alla ricerca di saraghi
Al termine delle 4 ore regolamentari era chiaro che ormai si lottava solo per il secondo posto.
La piazza d’onore spettava al Genovese Francesco Arrigo (soc. Lega Navale Quinto) con tre corpulenti saraghi, un cefalo ed una preziosa murena. Alle sue spalle Paolo Robotti della ‘Lega Navale Savona’ con due saraghi e due muggini.
Quarto un’ottimo Marco Gaggini della società organizzatrice con due sparidi, una corvina ed uno scorfano.
La società ‘Vela e Motore’ vince la classifica a squadre.
Un lauto pasto a base di penne agli scampi e bruschette di ogni genere, ha rifocillato tutti gli atleti, gli organizzatori e gli amici presenti.
Ecco il racconto del vincitore:
Appena partiti sono andato subito verso terra. Qquando sono arrivato su un fondale di 6-7 mt ho visto dei bei massoni passanti e speravo che, come spesso succede, ci fossero i cefali imbucati. Dopo pochi aspetti, infatti, arrivano da terra 30-40 cefali tutti grossi, ma molto nervosi, e s’infilano sotto un massone per poi rispuntare dall’altra parte più tranquilli.
Ho tutto il tempo di mirare e ne prendo uno. Galvanizzato dalla prima cattura, pedagno la boa ed inizio ad effettuare una serie di aspetti, durante i quali avvisto qualche cefalo piuttosto nervoso. Dopo circa una ventina di minuti dalla cattura del muggine, durante un’aspetto sui 9 metri durato una trentina di secondi, girandomi a sinistra vedo la leccia arrivare decisa.
Non è ancora a tiro ma io ho il fucile dritto avanti a me pronto a sparare. Lo sposto verso di lei e lei stringe la traiettoria, ero immobile e mi è passata beffarda e tranquilla davanti. Sparo e la colpisco subito dietro la branchia in corrispondenza della linea laterale. Non avevo mai visto un pesce così in acqua e probabilmente era più grande di quanto pensassi e più lontano dal fucile.
Io l’avevo stimata in 7-8 kg. Non avendo molta esperienza con simili prede, lascio tutto il filo che vuole, vedendo che comunque si dirige su un deserto di sabbia sono ulteriormente confortato: colpita bene e in fuga sulla sabbia: c’è di meglio?
Lascio il fucile e prendo in mano il filo, è la prima volta che sento una così forte resistenza nel recupero.
Il pesce si avvicina, ha accusato il colpo, e dopo circa 10 minuti già la vedo in lontananza che si avvicina sempre di più.
Ha puntato la superficie e gira in tondo in 4-5 metri. Non vedo l’asta dall’altra parte del pesce, l’aletta si deve essere aperta dentro il pesce. Decido di non rischiare, le vado vicino prendo l’asta e la faccio passare del tutto, poi, sentendomi più tranquillo, mi avvicino e riesco a porre fine alle sue sofferenze con il coltello. Un bel pesce di oltre 16.00 chili.
La cosa curiosa è che in fatto di punteggio è stato il cefalo a farmi vincere, la leccia da sola mi avrebbe garantito solo il secondo posto. Da questo ho imparato che il pescione in gara aiuta ma non salva sempre.
Ho smesso subito di pescare e ho passato le altre 2 ore sul gommone di Andrea Joly in giro per il campo gara. Motivi? Un pesce di 16 chili da tirare con la boa, il fucile con l’asta storta quindi inutilizzabile e… il raffreddore.
Classifica:
1 Pettiti Andrea 7685p.
2 Arrigo Francesco 5720
3 Robotti Paolo 4495
4 Gaggini Marco 4350
5 Zanelli Massimo 3860
6 Smeraldi Nicola 3700
7 Lai Vittorio 3655
8 Loi Maurizio 3605
9 Dalla Chiesa Alessandro 2970
10 Limongi Luca 2840
Classifica per Società:
Vela e Motore (SP) P.35
Isomar Bogliasco (GE) 41
Cisurama Rapallo (GE) 42
Foto della manifestazione
Uno scatto subacqueo per Andrea Pettiti e la sua leccia – Foto: Andrea Joly
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Il carniere di Francesco Arrigo, secondo classificato – Foto: Andrea Joly
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Paolo Robotti, terzo classificato – Foto: Andrea Joly
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Il carniere di Gaggini – Foto: Andrea Joly
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