Ancora multe e sequestri per i pescherecci di Porto S. Stefano
Le multe e i sequestri dello scorso mese non sono bastate a fermare l’illegalità nelle acque dell’Argentario.
Nella notte tra domenica e lunedì scorsi si è conclusa con successo, da parte della guardia Costiera di Porto Santo Stefano, una nuova operazione per la tutela delle risorse ittiche ed ambientali del Promontorio dell’Argentario contro la pesca illegale.
Sono quattro i pescherecci sorpresi a svolgere attività di pesca a strascico su fondali rispettivamente di 30, 33, 35 e 45 metri, nello specchio d’acqua antistante Cala di Forno a nord di Talamone.
Nonostante le difficili condizioni meteomarine l’operazione è stata portata a termine con successo, a riprova dell’alta professionalità degli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo.
In questo periodo in particolare si sfrutta la convinzione che, durante le notti gelide non ci sia sorveglianza delle zone costiere del promontorio dell’Argentario. Invece i controlli sono continui e vengono effettuati durante tutto il periodo dell’anno. Ai quattro pescherecci, colti in attività illegale sono state poste sotto sequestro le attrezzature ed elevate le sanzioni amministrative per un ammontare di 4128 euro.
Purtroppo, questa ennesima situazione non fa che confermare che le sanzioni previste dall’ordinamento giuridico sono di entità eccessivamente ridotta, tali da non costituire un valido deterrente rispetto a questa attività altamente distruttiva dei nostri fondali.
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