Alimentazione e Pescasub: Cosa Mangiare Prima, Durante e Dopo la Battuta di Pesca
Praticare la pesca in apnea con passione, significa spesso trascorrere lunghe giornate in mare, dall’alba al tramonto, con un dispendio energetico non indifferente e che rende necessario rispettare qualche accorgimento in fatto di alimentazione, fondamentale per preservare la nostra salute e per passare una giornata insieme ai nostri compagni nel migliore dei modi. Un’adeguata alimentazione è fondamentale per qualsiasi sportivo, ma nella pesca in apnea è opportuna perchè una buona condizione atletica significa, in primo luogo, aumentare la nostra sicurezza nell’elemento liquido.
Fare Colazione con Criterio
Spesso si suol dire che la colazione è il pasto più importante della giornata, nel caso del pescasub è sicuramente quello che dovrà “sorreggerlo” fino ad ora di cena. Un’intensa attività fisica richiede opportune energie che però, nel nostro caso, non possono essere introdotte in un’unica soluzione, nè possono derivare da qualsiasi tipo di nutriente.
Sarà quindi tassativo privilegiare alimenti che permettano un veloce svuotamento gastrico, evitando così fenomeni di acidità, reflusso e pesantezza di stomaco che limiterebbero fortemente la nostra capacità di ventilazione e inciderebbero negativamente anche sulla concentrazione.
Disco verde quindi per pane, fette biscottate, cracker e biscotti secchi, accompagnati da marmellate o miele, a cui faremo seguire un succo di frutta o del the. Latte e caffè non sono alimenti da bandire ma non sono tollerati allo stesso modo da tutti i soggetti, ifare colazione con discreto anticipo rispetto all’ingresso in mare. Anche se il baretto sul molo è proprio invitante, sarebbe più opportuno fare rifornimento con almeno un’ora di anticipo, soprattutto per quelli che proprio non riescono a rinunciare a cornetto e cappuccino.
Integrare Durante la Giornata
Più saranno le ore che trascorreremo in mare e più sarà necessario integrare solidi e liquidi durante la giornata. Ancora di più in inverno quando le quote saranno anche più basse ma, con temperature sotto i 13°-14°, il meccanismo di termoregolazione corporea sarà spinto al massimo, aumentando molto il nostro fabbisogno energetico. L’ideale sarebbe fare una breve sosta ogni 60/90 minuti per sgranocchiare qualcosa e sorseggiare dell’acqua fresca. Per non appesantire mai lo stomaco meglio fare soste brevi e frequenti piuttosto che staccare dopo 2 ore e fare fuori mezzo pacco delle provviste. Un piccolo frigo nel quale riporre gli stessi alimenti consigliati per la colazione farà senz’altro al caso nostro.
Occhio a Sali Minerali e Vitamine
La perdita di liquidi si può fare ingente a seconda di diversi fattori come il freddo e, soprattutto, i meccanismi di adattamento fisiologico. Sudorazione e minzione frequente sono fenomeni che possono variare molto da un soggetto ad un altro, certo è che sono (soprattutto la prima) in tutti noi la causa principale della dispersione di sali minerali, con potenziale scompenso dell’equilibrio elettrolitico del nostro organismo. Per questo è necessario idratarsi bevendo ad intervalli regolari, anche e soprattutto qualora non si sentisse nessuna sensazione di sete.
A certi livelli diventerà tassativo aggiungere all’acqua (almeno 2 litri) integratori solubili a base di maltodestrine e soluzioni isotoniche di sali minerali. Sarà in ogni caso opportuno alternare liquidi e solidi, magari portandosi dietro qualche barretta energetica con ingredienti facilmente digeribili come cereali e miele, da evitare quelle ad alto contenuto proteico, difficili da digerire e che potrebbero letteralmente “ingolfarci”.
Ottima fonte di sali minerali e vitamine è poi la frutta, che però deve essere presa con le molle proprio per la facilità con cui può dare problemi. Meglio testare un solo frutto ad uscita, avendo cura di evitare quelli che possono aumentare il livello di acidità nello stomaco, come gli agrumi, e di non consumare in una sola volta quelli che possono risultare indigesti come le banane. Ottima, in piccole quantità, anche la frutta secca.
Arriva la Cena, Finalmente si Mangia!
Se avremo seguito i precedenti consigli, l’alimentazione della nostra giornata in mare sarà stata fortemente sbilanciata verso i carboidrati, per cui dovremo approfittare della cena per reintegrare le proteine che, in pieno riposo, avremo tutto il tempo di assimilare correttamente. Ma, come al solito, sarà il nostro organismo ad inviarci dei preziosi segnali tramite i quali capire se c’è qualcosa che dobbiamo cambiare nelle nostre abitudini.
Se ad esempio ci troveremo a bere provando la strana sensazione di avere in bocca dell’acqua distillata (cioè senza alcun sapore) è indice che l’integrazione salina durante lo sforzo non è stata adeguata. Allo stesso modo se una bella fiorentina fumante o un trancio di ricciola alla piastra, non avrà per noi alcun fascino rispetto ad un gigantesco piatto di pasta fumante o di una pizza, sarà chiaro segno del fatto che non abbiamo assunto abbastanza carboidrati durante la battuta di pesca.
Durante periodi di particolare impegno fisico, come le agognate ferie estive, può tornare utile integrare l’apporto quotidiano anche con prodotti a base di proteine, onde evitare di dover mangiare troppo durante l’unico pasto serale.
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