Ai fratelli d’Onofrio il Giro d’Italia, retrocessa la coppia Bova Smeraldi
Domenica 14 Dicembre si è finalmente svolta a Rapallo la prova finale del Trofeo FIPSAS Sporasub, circuito a coppie caratterizzato da un regolamento innovativo. Purtroppo, le condizioni meteomarine non hanno sicuramente agevolato le venti coppie presenti al via, che hanno dovuto fronteggiare un cielo plumbeo e mare in levata di scirocco, con visibilità in acqua che è passata dai quattro cinque metri iniziali a 1,5-2 metri dopo un’ora di gara. Grande assente della giornata: il pesce. Dopo circa un’ora e venti minuti di gara, si diffonde la notizia dello strepitoso carniere della coppia composta da Bova e Smeraldi, che con sette grosse prede sembrano intenzionati ad annichilire la concorrenza, che, al contrario, trova enormi difficoltà ad avvistare qualche preda valida. In quel momento, solo pochissimi atleti hanno ‘scappottato’, mentre la maggioranza vaga per il campo gara con il cavetto desolatamente vuoto. Il mare di scirocco gonfia sempre più, sollevando a fondo una sospensione densa ed impenetrabile, che rende l’azione di pesca sempre più difficile, infine impossibile. Ad un’ora dalla fine della gara, quasi tutti gli atleti hanno già fatto rientro, confidando nel sollievo di una doccia calda. Pescare in quelle condizioni in un mare così povero di prede non è, in effetti, il massimo, ma la gara andava disputata in ogni modo: dopo i rinvii delle scorse settimane, l’alternativa era gareggiare o annullare definitivamente la prova finale, pertanto la scelta dell’organizzazione era l’unica possibile. Al rientro, si è subito visto che, a parte il carniere di Bova e Smeraldi, tutti gli atleti avevano cavetti piuttosto scarni: tre coppie con un paio di pesci, altre sette con una sola preda ed il resto a bocca asciutta. La vera sorpresa della giornata è giunta durante le operazioni di pesatura del pescato, quando all’ammirazione per il copioso carniere di Bova e Smeraldi si sono avvicendati stupore e sdegno generale: uno degli atleti nota come alcuni dei pesci presentati al peso dalla coppia appaiano ‘mal conservati’. Ad un esame più attento, il dubbio viene superato, specialmente quando queste prede vengono confrontate con altri pesci della stessa specie palesemente freschissimi e quando, infine, dal ventre di un tordo nero sono spuntati alcuni filetti di pesce apparentemente stivati al fine di aumentarne il peso (operazione incomprensibile, in quanto il pesce era palesemente in peso). Queste prede dall’occhio spento e sbiadito, esaminate da molti dei concorrenti, non lasciano adito a dubbi, men che mai la “farcitura” del tordo, e così il Giudice di Gara dispone la retrocessione all’ultimo posto della coppia. La prova va alla coppia Gabrscek-Arcieli, seguiti dai locali Petri e Lai e dai fratelli D’Onofrio di Civitavecchia, che concludono splendidamente il Giro conquistando la vittoria finale.
Il Commento
Riguardo la retrocessione in classifica di Bova e Smeraldi, bisogna rilevare che la coppia può ancora esperire un ricorso contro la decisione assunta dal giudice di gara. Il verbale del giudice è già stato inoltrato al Segretario Generale della Federazione, che provvederà ad inoltrarlo a sua volta al Giudice Sportivo. Quest’ultimo, decorso il termine per la contestazione della decisione del Giudice di Gara da parte dei retrocessi, valuterà i fatti e prederà gli opportuni provvedimenti. Da notare che l’appiglio dei ricorrenti potrebbe risiedere nella supposta irritualità della contestazione: in tal caso, il giudizio finirebbe per restare circoscritto ad una questione di natura meramente formale. Se l’infrazione risultasse confermata, si tratterebbe di un fatto grave e deprecabile, specialmente in una competizione in cui, essendo in palio dei soldi, si possono in teoria configurare illeciti ben più gravi di quelli di natura schiettamente sportiva (a tal proposito, però, è bene ricordare che l’adesione alla Federazione comporta l’accettazione della cd. clausola compromissoria, che subordina la possibilità di adire la giustizia ordinaria da parte dei tesserati all’assenso della Federazione). Questo “fattaccio”, che se confermato richiederebbe una sanzione esemplare, non toglie nulla al valore del Trofeo Sporasub, iniziativa di grande successo, né tantomeno alla vittoria finale dei fratelli D’Onofrio, davvero encomiabile. Né toglie nulla al valore della pesca in apnea agonistica, che si fonda su un’etica sana ed ampiamente condivisa da atleti, appassionati, organizzatori, sponsor ed organi federali. Alla FIPSAS e alla Sporasub vanno la gratitudine ed il plauso di tutti gli appassionati: il Giro d’Italia ha dimostrato che la formula a nuoto con campi di gara eterogenei e la pesca in coppia garantiscono un sicuro divertimento in totale sicurezza, producendo risultati che rendono merito ai valori espressi dai concorrenti.
Sono disponibili per il download i seguenti documenti in formato Word compresso: Classifica Rapallo – Classifica Finale
Apnea Magazine ha preso parte al Giro con la coppia formata da Massimiliano Volpe e Emilio Bianchi, terminata al 12 posto finale. Si ringrazia la ditta Polosub di Giuliano Tagliacozzo per le mute su misura messe a disposizione del Team Apnea Magazine. Si ricorda che gli utenti registrati possono avvalersi della convenzione con Polosub ed acquistare le sue mute su misura fruendo di uno sconto sul prezzo di listino del 7%.
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