5a DiveIn Cup: De Mola, Claut e Ascione portano il Team Italia alla Vittoria
Foto di Valentina Prokic
La 5a edizione della DiveIn Cup, 3a da quando è stata trasformata in competizione a squadre nel 2015, ha visto per la prima volta la partecipazione di un team ufficiale azzurro, che non solo è riuscito ad imporsi su tutti, ma anche ad interrompere la striscia positiva di Daniel Gospic che era stato il dominatore di tutte e quattro le precedenti edizioni: le prime due individualmente e le seconde due con il team “Veterani”. Il team Italia, composto da Giacomo de Mola, Stefano Claut, Angelo Ascione e Mirco Ominetti, quest’ultimo nelle vesti di barcaiolo, ha portato alla bilancia un sontuoso carniere che contava ben 30 prede valide tra saraghi, tordi, mostelle, corvine, un dentice, due grossi gronghi, un gattuccio e una grossa cernia bruna che al peso risulterà di 12,6 kg, per un punteggio finale di 55.720 punti.
Piazza d’onore, quanto mai amara, per il team “Veterani” che nonostante 33 prede consegnate (di cui una però non valida), tra le quali spiccavano diverse tanute, non è riuscito ad andare oltre i 49.000 punti. Chiude il podio il team Strozonac con 24 prede valide e 40.620 punti. Da segnalare l’ottima 5a piazza conquistata dal team Centro Italia, formato da Diego Mazzocchi, Roberto Poggioli, Francesco Lippi e Nicola Soldati, hanno racimolato 32.450 punti con un carniere composto prevalentemente da corvine.
Le previsioni della vigilia non erano delle migliori: nonostante una partenza con mare calmo, assenza di vento e cielo terso, il bollettino meteo segnalava una discreta perturbazione in arrivo, con rinforzi di scirocco e pioggia. A questo si è aggiunta la temperatura dell’acqua piuttosto fredda e una visibilità scarsa, talvolta precaria in alcune zone del campo gara. I conoscitori delle zona erano pronti a scommettere che l’instabilità atmosferica avrebbe la gara avara di catture, ma per una volta hanno docuto ricredersi.
Quasi tutte le 41 squadre partecipanti (record assoluto di partecipazione) sono riuscite a consegnare il cavetto con almeno un pesce; ben 17 quelle che hanno portato al peso almeno 10 pesci e 8 quelle che ne avevano a pagliolo da 20 a 30. Senza dubbio un’edizione da incorniciare, soprattutto per l’Italia che, alla prima partecipazione con una squadra ufficiale, stravince (oltre 15 i kg di distacco sul peso del pescato con i secondi) con uno dei carnieri più belli di sempre in questa manifestazione.
Comprensibile la soddisfazione del DT della Squadra Nazionale di Pesca in Apnea, Marco Bardi, secondo cui la gara di Zara ci consente di guardare con maggiore ottimismo al prossimo Campionato Europeo, in programma proprio nelle acque croate, a Lussino (Mali Loŝinj), dal 13 al 17 settembre prossimo.
CLASSIFICA UFFICIALE
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