2° Trofeo Agonismo Sub Torino
Torino rappresenta ormai da alcuni anni un appuntamento molto atteso nel panorama nazionale delle competizioni di Apnea Indoor; un’occasione importante per mettere alla prova il nuovo regolamento CMAS e la validità della nuova formula avvalendosi dell’esperienza maturata negli anni dall’Agonismo Sub Torino, che ha curato l’organizzazione della manifestazione.
Diciamo subito che le attese verso una grande competizione non sono state deluse: a fine giornata, infatti, si sono registrati importanti risultati e molti spunti di riflessione per atleti, giudici ed organizzatori.
Piscina Usmiani
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La competizione si svolge presso l’ex centro sportivo Sisport, un imponente villaggio che racchiude al suo interno campi da calcio, campi da tennis e la splendida piscina Usmiani, teatro della nostra avventura apneistica. La vasca dell’impianto, già teatro dei Campionati Italiani di Nuoto Pinnato, è considerata dagli addetti ai lavori molto veloce, ha una profondità costante e l’acqua alla giusta temperatura, presupposti che hanno stimolato l’aspettativa generale di grandi prestazioni anche nell’apnea dinamica.
I tanto temuti testimoni
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In piscina circolano oggetti ai quali dovremo presto abituarci, mi riferisco al tanto temuto “pesetto” o “testimone” e al disco giallo che l’atleta deve toccare al termine della sua prestazione per validare la prova.
Veniamo alla cronaca dell’avvenimento, che ha riservato diverse sorprese.
In base al nuovo regolamento l’ordine di partenza degli atleti viene stilato mediante sorteggio, sotto lo stretto controllo del C.T. della nazionale Simone Graffer.
Troviamo pronti a darsi battaglia due “teste di serie”: Massimiliano Zappettini e Stefano Tovaglieri.
Zappettini parte per primo e rompe il ghiaccio nel migliore dei modi; la sua misura (143,40 metri) gli regala già la qualificazione per i Campionati Italiani di Trieste (la soglia indicata dal regolamento è di 133m) oltre ad essere una prestazione importante per far parte degli otto finalisti di giornata. Anche Stefano Tovaglieri, secondo in partenza, con 140,80m centra il duplice obiettivo. Dopo la prova di Valeria Somma (128,32m) arrivano gradite sorprese da parte di nomi nuovi nel panorama agonistico, tra i quali ricordiamo Luciano Siragusa (129,37m) e Alessandro Talò (136,22m).
Massimilano Crovato (numero tredici di partenza !!), con uno stile impeccabile da ex pinnatista, conclude la sua prova toccando il bordo della terza vasca con ben 150 metri; esce tranquillo e convalida la sua prova con il tocco al piattello. Grandi applausi per lui e finale assicurata.
La rivelazione Matteo Garaldi
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Le nuove regole impogono di mantenere la concentrazione per l’intera durata della competizione; in finale, infatti, i risultati ottenuti in qualificazione vengono presi in cosiderazione solo per definire il criterio di partenza (in ordine crescente, dalla misura minore a quella più consistente, per creare una giusta tensione nel pubblico] mentre per il piazzamento in classifica tutti i finalisti ripartono da zero.
Seguiamo con attenzione il nazionale Giuliano Marchi, che però esce a 129,71m: questa distanza, per sempre rispettabile, non può assicurargli né l’ingresso in finale né l’accesso ai Campionati Italiani.
Giuliano appare tranquillo ma un po’ rammaricato: ci confida di essersi voluto risparmiare per la finale, di aver pensato che il segnale sulle mattonelle fosse stato a metà vasca e di avere percorso il limite minimo per la gara di Trieste. La sua dichiarazione a fine gara può essere utile a molti: ‘Oggi ho imparato che difficilmente con questa formula puoi fare calcoli, rischi di buttare tutto all’aria come ho fatto io. Comunque sono contento, stavo bene e potevo sicuramente competere con i migliori, un vero peccato!’
Poco dopo la platea si scalda, partono di seguito Matteo Garaldi (139,70m), un ragazzo che di sicuro rappresenta il futuro del nostro sport, Michele Caffini (132,63m) e la bella Paola Tagliabue (130,28m) che ormai non stupisce più , riconfermandosi ancora una volta al vertice in tutte le competizioni. Altrettanto dicasi per Monica Barbero, ma l’atleta di casa, in verità, pare risparmiarsi in questa prima parte: ottiene 131,84m.
Flavio Righetto convalida la sua prova con il tocco al piattello
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Gli ultimi due sussulti in campo maschile vengono da Flavio Righetto (149,41m), in costante crescita, e Homar Leuci, soprannominato ‘l’uomo rana’ per la sua performance di inizio anno, che si conferma uomo da battere in questa stagione. Anche lui mette a segno un bel 150 metri, ma, soprattutto, conferma la sua crescita nel corretto utilizzo della monopinna.
In campo femminile restano in corsa per la vittoria, oltre a Monica Barbero, anche Valeria Somma, Paola Tagliabue, Francesca Scolari(104,81m), Beatrice Bosco (104,11m), Elisa Nalesso (115,03m), Federica Costa (106,90m) e Clara Bioletti (74,16m).
Una breve pausa per stilare le classifiche ufficiali, affiggerle e dare modo, ove ce ne fosse bisogno, di fare reclamo.
Questa prima parte di gara ha già messo in mostra talenti e offerto grandi risultati, nel contesto di una formula nuova che convince. Alcuni atleti non hanno appoggiato il testimone sul fondo e si sono visti invalidare la prova, ma questo fa parte del gioco: bisogna capire che solo con l’allenamento specifico è possibile sviluppare certi automatismi.
Max Crovato
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Un paio di atleti hanno concluso la prova con uscite tirate ma convalidate con il regolare tocco del disco, mettendo in evidenza un possibile problema che potrebbe verificarsi nelle gare future. Avendo la possibilità di appoggiarsi alle corsie o alla tavoletta, il concorrente può toccare il piattello in tempo utile nonostante una leggera “samba”; a questo punto, però, “tirare” oltre il limite non è più un problema di regolamenti quanto di cultura dell’atleta, un atteggiamento che non può essere condiviso, in quanto sicuramente deleterio per l’immagine del nostro sport e per la salute dell’atleta stesso.
Monica Barbero
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Veniamo alle fasi conclusive e più emozionanti della gara, dove i sedici finalisti, 8 uomini e 8 donne, si contendono la vittoria.
Grazie all’ordine di partenza invertito, in cui l’atleta con la miglior misura di qualificazione parte per ultimo, lo spettacolo è assicurato fino alla fine della gara.
In campo femminile, purtroppo, Valeria Somma non conferma il suo risultato della mattina. L’atleta stessa al termine ci ha dichiarato: “Mi sono sposata da pochi giorni [auguri a Valeria Somma e Stefano Tovaglieri da tutto lo staff di AM!] e gli impegni non mi hanno consentito di continuare gli allenamenti come previsto. Devo dire che se con una sola prova si riesce a conseguire un risultato dignitoso, per effettuare la seconda o ti alleni duramente o proprio è impossibile da disputare, non ti senti piu le gambe, è durissima.”
Federica Costa e Paola Tagliabue pagano lo scotto del testimone, quest’ultima conclude la vasca dei 150 metri ed esce con un sorriso subito smorzato dal pesetto stretto in pugno. Peccato, ma siamo sicuri che la lezione servirà per il futuro!
Sul podio finiscono tre atlete di grande grinta.
Terza Beatrice Bosco, giovane promessa dell’apnea Padovana alla sua prima gara con 118,91; al secondo posto Francesca Scolari che conclude con 129,18 e dimostra ad ogni gara di migliorare sia come prestazioni che come tecnica nell’utilizzo della monopinna.
La vittoria e gli applausi del pubblico vanno infine a Monica Barbero, vira ai 150 metri e chiude con 154,69, prestazione di livello mondiale.
Leuci vira ai 150m
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E’ la volta degli uomini. Per loro la gara è ancora piu aperta ed incerta, tutti i finalisti sono papabili vincitori. Alessandro Talò paga purtroppo lo scotto della difficoltà della seconda prova e conclude con 103,07; anche Caffini e Zappettini non si migliorano, mentre Tovaglieri conclude la terza vasca e dimostra che anche a quarant’anni può dire la sua.
La tensione agonistica sale.
Mentre tutti attendono le partenze di Crovato, Righetto e Leuci, dai quali ci si aspetta un grande show, la sorpresa arriva da Matteo Garaldi: il giovane lombardo ammutolisce la platea con 159,38. Subito dopo Crovato ripete la prestazione delle qualifiche, 150 metri, con un’uscita pulitissima.
Spettacolare la prova di Righetto, che vira ai 150 metri e prosegue; lo seguo sott’acqua e rimango esterrefatto vedendolo approssimarsi all’uscita intorno ai 165 metri; Flavio esce bene, respira, tocca il disco ma… nelle mani stringe il testimone. Prova nulla!
Leuci si avvia alla vittoria
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Nella corsia adiacente è partito Homar Leuci, il ragazzo nuota bene, è velocissimo, mi sfreccia davanti e non ho quasi il tempo per fotografarlo; anche lui vira ai 150 e prosegue, posa il testimone ed esce, tre respiri, dieci lunghi secondi ed è fatta, il giudice scandisce 164,25: BRAVO!
Le classifiche ufficiali sono immediatamente disponibili; trascorso il termine regolamentare senza nessun reclamo si dà il via alle premiazioni.
Durante questa competizione si è attribuito anche il titolo di Campione Regionale Piemontese, titolo assegnato in campo femminile a Monica Barbero mentre in campo maschile si è imposto Luciano Siragusa.
Podio Femminile 1° Barbero, 2°Scolari,3°Bosco
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Alla sera siamo sbalorditi e soddisfatti. Una gara con prestazioni complessive mai viste a livello mondiale; una media altissima tra i 35 concorrenti, sintomo di benessere del movimento e di costante crescita; roseo l’immediato futuro, che dopo i campionati italiani vedrà i nostri portacolori confrontarsi in un Campionato Europeo che si preannuncia al cardiopalma.
Per concludere vorrei ringraziare l’organizzazione con in testa Mimmo Blanda, unico e infaticabile, sempre disponibile con atleti, allenatori e stampa, egregiamente assistito da tutti i ragazzi dell’Agonismo Sub Torino che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione.
Impeccabili come sempre assistenti, giudici e gli stessi concorrenti, che hanno trasformato questa gara in un’occasione di sereno confronto in un clima amichevole come da tempo ci si auspicava.
Podio Maschile: 1° Leuci, 2°Garaldi, 3°Crovato
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Una leggera pioggia accompagna il mio viaggio di ritorno a casa; mentre la mia auto senza fatica mi porta via ripenso a questa giornata, a questi ragazzi, ai motivi che li spingono a migliorarsi ogni giorno.
Ma soprattutto ripenso a quanto è accaduto in questi anni, una vera e propria rivoluzione nell’agonismo italiano, rivoluzione che ci sta portando verso traguardi che pensavamo lontani ed invece adesso sono dietro l’angolo, sotto le pinne di questi giovani che, sono sicuro, ci faranno sognare.
I mattatori della giornata, Monica Barbero e Homar Leuci
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Sponsor della manifestazione : SAI assicurazioni che ha messo in palio i trofei e DECATHLON per i premi
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