Altri 2 Pescasub Morti in Mare in Pochi Giorni
Altri due incidenti mortali si aggiungono alla lunga lista che ha già segnato in maniera pesantissima la stagione 2017. L’ultimo in ordine di tempo è quello occorso sabato mattina, 17 giugno, a Nicola Ferrante, conosciuto commerciante palermitano di 46 anni, uscito per una battuta di pesca subacquea nello stesso tratto di mare in cui pochi giorni fa era scomparso il 37enne Ivan Bova. Il corpo dell’uomo è stato rinvenuto verso le ore 20,00, dopo un’intensa attività di ricerca da parte degli uomini della Capitaneria di Porto, adagiato sul fondale di Pietra Piatta, in località Ginestra, sulla costa di Termini Imerese.
A nulla è servito l’intervento dei medici del 118 se non a constatarne il decesso. Secondo una prima ispezione effettuata dal medico legale, Ferrante sarebbe morto a causa di un arresto cardiocircolatorio. Si è quindi fatta strada l’ipotesi del malore indipendente dall’immersione in apnea, secondo alcuni piuttosto improbabile rispetto a quella di sincope da apnea prolungata, anche se, in mancanza di riscontri oggettivi da parte dell’autopsia, sarà improbabile riuscire ad avere una risposta definitiva.
È stato invece sicuramente un infarto massivo quello che l’11 giugno scorso ha stroncato il pescasub 62enne Attilio Gelosi, nella Baia Verde di Castelvolturno. L’uomo, già cardiopatico e colpito da altro infarto nel febbraio scorso, si trovava in acqua con un compagno che, ad un tratto, lo avrebbe perso di vista per poi scorgerlo nuovamente ormai riverso sulla battigia. Ha immediatamente allertato i soccorsi e tentato le procedure di rianimazione ma senza successo, anche in questo caso il personale del 118 ha solo potuto constatare il decesso dell’uomo.
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