Pescasub investito in Corsica, l’autopsia rivela un’altra storia e la famiglia cerca testimoni
A poco più di una settimana di distanza dal tragico investimento dell’imprenditore Andrea Busca, la dinamica dell’incidente continua ad essere fumosa, la famiglia denuncia le scarse informazioni sull’accaduto avute dalle autorità francesi e gli esiti dell’autopsia raccontano una storia molto diversa da quella che sembrava all’inizio. Secondo una prima versione dei fatti fornita dalla gendarmeria, Andrea sarebbe stato investito verso le 16.30 da un gommone a chiglia rigida condotto da un italiano. Questi si era immediatamente fermato e aveva salpato a bordo il subacqueo che presentava numerose ferite al costato e alle gambe. Dopo aver immediatamente allertato i soccorsi gli aveva anche praticato un massaggio cardiaco prolungato perché appariva in arresto. A nulla era valso l’intervento dell’elisoccorso.
È stata successivamente l’autopsia a rivelare che le cose sono andate molto diversamente. Andrea sarebbe stato travolto diverse ore prima da un’altra imbarcazione, poi allontanatasi senza lasciare tracce, e sarebbe deceduto a seguito di una forte emorragia. Soltanto successivamente il corpo sarebbe stato urtato, mentre era ormai alla deriva e privo di vita, dal secondo gommone, quello che poi ha tentato inutilmente di soccorrerlo. Alla luce di queste informazioni, spiega la sorella Eva, non si sa praticamente nulla sulla reale dinamica dell’incidente: né se fosse un gommone o una barca, né chi la guidasse e nemmeno a che velocità procedesse al momento dell’impatto. Di sicuro Andrea era un subacqueo esperto e prudente, inoltre come sua abitudine aveva esposto tutte le segnalazioni necessarie anche sul gommone a bordo del quale aveva raggiunto lo spot di pesca.
Soprattutto in considerazione del fatto che subito dopo i primi soccorsi è stata riferita la presenza di almeno altre 4 imbarcazioni nelle immediate vicinanze del luogo dell’incidente, la famiglia Busca ha messo a disposizione di chiunque fosse nei dintorni o abbia qualunque tipo di informazione che possa aiutare a rintracciare la barca “pirata” responsabile dell’investimento e far finalmente luce sulla tragica morte di Andrea il numero di telefono 335 7514352
Nel frattempo lunedì si sono svolte le esequie nella chiesa di Bonifacio, Andrea era così innamorato della Corsica e delle sue acque, che i familiari hanno deciso di dargli l’ultimo saluto proprio nel luogo che amava di più.
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