Pescasub e Sommozzatore VVF muore a 70 metri dalla riva
Quest’anno non sembra volersi arrestare l’interminabile scia di incidenti fatali che hanno come filo conduttore la passione per la pesca in apnea. Ieri pomeriggio ha perso la vita il 34enne Valerio D’avino: sommozzatore dei Vigili del Fuoco e grande appassionato di pesca in apnea, aveva raggiunto nella mattinata il tratto di costa compreso tra Deiva Marina e Framura, nello spezzino, dove era solito pescare. Nel primo pomeriggio i familiari, non riuscendo a contattarlo, hanno dato l’allarme e sono immeditamente iniziate le ricerche condotte dalla Guardia Costiera e dai Carabinieri. Questi ultimi, verso le 17, hanno localizzato il corpo del ragazzo, ormai deceduto, a breve distanza dalla costa, si parla di circa una settantina di metri.
Il corpo non presentava ferite tali da poter far sospettare l’investimento da parte di un natante, eventualità tutt’altro che rara durante la stagione estiva, si pensa quindi al malore o alla sincope da apnea prolungata. La magistratura ha aperto un’inchiesta e disposto il rilievo autoptico allo scopo di accertare le cause della tragedia. Oltre al comprensibile dolore diegli amici e dei familiari di Valerio, l’incidente ha profondamente scosso anche la grande famiglia dei Vigili del Fuoco di Genova, di cui il giovane faceva parte da anni prestando servizio presso il nucleo sommozzatori del comando provinciale, e che ha inviato una delegazione sul luogo dell’incidente appositamente per conoscere i dettagli dell’accaduto.
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