Luigi Puretti: Ecco Perchè ho Rinunciato all’Euro-Africano 2017
All’indomani dell’ufficializzazione delle convocazioni per il Campionato Euro-Africano 2017 di Lussino, in molti si sono chiesti il motivo dell’assenza tra i designati del Campione Italiano 2016 Luigi Puretti. In contemporanea sono circolate voci diverse sui perchè della sua assenza e ci è sembrato doveroso chiedere direttamente a lui come stiano le cose.
Ciao Luigi. La lista dei convocati per l’euro-africano di Lussino ha destato non poche perplessità tra gli appassionati che non hanno potuto fare a meno di notare la tua assenza. Fino a qualche mese fa il tuo nome era circolato prima come possibile titolare e poi come riserva ufficiale, sei anche stato il più votato nel nostro sondaggio. Oggi le indiscrezioni riferiscono di un tuo rifiuto alla chiamata in nazionale legato alla quasi certezza di non scendere in acqua. Come stanno realmente le cose?
Sinceramente non è stata una scelta facile e presa da un giorno all’altro. Ho avuto modo di potermi confrontare con il ct Bardi in diverse occasioni e mi ha concesso tutto il tempo per prendere una decisione serena. Il ct, giustamente, pretendeva atleti fortemente motivati, molti sottovalutano questo aspetto ma, preparare per quasi 20 giorni, è un compito veramente impegnativo che se non supportato dalla giusta carica può mettere in difficoltà tutta la squadra. Per diversi motivi personali, anche lavorativi, non me la sono sentita di dare le giuste garanzie; probabilmente la possibilità di scendere in acqua e affrontare la gara mi avrebbe motivato diversamente ma rispetto le scelte sempre difficili del ct.
Cosa ne pensi delle scelte fatte?
La squadra secondo me è altamente competitiva, tutti e 9 gli atleti sono nelle condizioni di dare un grosso contributo alla nazionale. Ci sono le premesse per fare un gran risultato sia individuale che a squadre, ne sono sicuro. Ottima l’idea di creare un blocco sardo anche se forse, egoisticamente parlando, sarebbe stato altrettanto bello crearne uno tutto pugliese, giovane, molto affiatato visto che con Cuccaro e Losito peschiamo insieme da anni, e composto dagli ultimi due Campioni Italiani in ordine di tempo, che non mi sembra poco. Ma ripeto le scelte non sono mai facili e alla fine finiscono sempre per accontentare qualcuno e scontentarne altri, succede ovunque.
Oggi più che a Syros, fa discutere (si parla addirittura di una possibile lettera sottoscritta da diversi agonisti, da inviare al presidente Allegrini) la scelta di convocare nuovamente un atleta che non è espressione del circuito agonistico nazionale. Cosa pensi a riguardo?
Prima di tutto credo che bisogna attenersi al regolamento, come succede in ogni sport. Se come in questo caso la normativa prevede che il ct possa effettuare convocazioni al di fuori del club azzurro è giusto che faccia le sue scelte in totale autonomia. Sull’etica di tale scelta rimango un poco perplesso e non saprei da quale parte schierarmi, in fondo è anche vero che nessuno di noi fa lo sportivo di professione e la nostra disciplina si regge esclusivamente sulla volontà e passione unita ad anni di sacrifici per emergere nel circuiuto delle gare nazionali. Sono sicuro che Giacomo, oltre ad essere una bravissima persona, non farebbe fatica ad emergere anche nelle competizioni nostrane. Inutile però nascondere che tale scelta porta malcontento nell’ambiente che va a ripercuotersi sulle motivazioni stesse che sono le uniche che tengono in piedi l’agonismo dei giorni nostri.
Non credi che il rifiuto ad una convocazione in azzurro, in qualsiasi veste, possa in qualche modo incidere negativamente sulle tue possibilità future di andare in nazionale, a prescindere dai risultati agonistici?
Credo e spero di no perchè, come ho palesato precedentemente, nessuno fa l’agonista di professione e come vengono rispettate le scelte della federazione è giusto che la stessa rispetti le nostre scelte dettate dai motivi più disparati.
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