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Licenza di pesca: interrogazione M5S contro la nuova tassa

| 23 Ottobre 2014 | 0 Comments

A quasi una settimana dall’annuncio del ritiro dell’emendamento alla legge finanziaria che puntava ad istituire una licenza di pesca sportiva a pagamento, proclama che a tutt’oggi è ancora in attesa di conferme ufficiali (AGGIORNAMENTO ore 11:20, l’emendamento risulta a tutti gli effetti ritirato), i deputati del Movimento 5 Stelle Walter Rizzetto e Aris Prodani, hanno depositato, in data 22 ottobre, una interrogazione parlamentare per scongiurare l’introduzione dell’ennesima tassa in vista della manovra economica 2014.

Come già ampiamente sottolineato da noi di Apnea Magazine, dalla FIPSAS, da FIPIA e da un po’ tutti coloro non hanno potuto non storcere il naso alla lettura della destinazione d’impiego dei proventi della licenza, anche i pentastellati ravvisano la totale assurdità del costringere la categoria dei pescatori ricreativi a sostenere economicamente le politiche di sviluppo della concorrenza e della competitività delle cooperative e delle grandi imprese della pesca nazionale e, più in generale, dell’intero comparto della pesca professionale. Settore che, lo ricordiamo ancora una volta, non ha nessun diritto esclusivo di utilizzo della risorsa ittica per il quale possa avanzare una qualsiasi richiesta di risarcimento, anche se mascherata da incentivo.

“Se proprio fosse necessario oberare la pesca con l’ennesimo balzello”, osserva Rizzetto, “sarebbe molto più logico che questo serva a destinare risorse ad attività collegate alla stessa pesca sportivo/dilettantistica come lo sviluppo sostenibile, il turismo ricreativo collegato e il sostegno delle riserve marine”.

Apnea Magazine coglie ancora una volta l’occasione per richiamare l’attenzione di politici e federazioni sul fatto che l’emendamento al collegato agricoltura è solo il problema immediato, ma che una proposta di identico tenore, precisamente il disegno di legge Oliverio, di cui taluni sembrano essersi dimenticati e che non pare essere stata nemmeno sfiorata da questa protesta generalizzata, giace in discussione presso la commissione parlamentare Agricoltura fin dal mese di maggio. L’emendamento “Marinello” ha sicuramente fatto tanto rumore, ma è chiaro che l’idea di mettere le mani nelle tasche della pesca amatoriale per sovvenzionare quella professionale sembra essere, purtroppo per noi, molto trasversale.

Purse Seiner Fishing in the Indian Ocean

Se la pesca professionale è in crisi, di chi è la colpa?! (foto Jiri Rezac/Greenpeace)

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