La vittoria italiana a Rovigno

Nemmeno gli stessi organizzatori avrebbero mai immaginato che l’edizione 2012 della Coppa Città di Rovigno sarebbe stata ricordata per l’imponenza dei carnieri portati a terra dai componenti delle 41 squadre iscritte.

Merito, o forse colpa, della straordinaria ondata di freddo che nelle scorse settimane ha investito l’area nord orientale del nostro paese provocando nell’Alto Adriatico una drastica diminuzione della temperatura dell’acqua che, nella zona di Trieste, ha raggiunto quote inferiori ai 4° causando, verosimilmente, una vera e propria migrazione del pesce verso zone più a sud dove la temperatura risultava, seppur di pochi gradi, più elevata.

Alla partenza, oltre alla nutrita presenza degli equipaggi croati nei quali, ad esclusione di Marinov, erano presenti tutti i nazionali compreso il Commissario Tecnico Fiorentin, e sloveni c’erano ben 13 squadre italiane, di cui tre in rappresentanza ufficiale della FIPSAS, 4 squadre francesi che purtroppo possono confrontarsi solo in questo tipo di manifestazioni, una greca e l’immancabile team della Repubblica di San Marino.

Con una temperatura dell’acqua che non superava i 7 gradi, tutti i concorrenti hanno impostato la gara sulla pesca in tana dove il pesce si trovava spesso quasi ibernato e dove, con un’attenta ispezione è stato possibile catturare, oltre a saraghi e mostelle, tantissime orate e dentici di dimensioni colossali; sembra addirittura che il Campione del Mondo in carica Gospic ne abbia catturato uno di circa 8 chili con le mani.

Immancabili i gronghi il cui numero massimo, rispetto al Campionato Mondiale di Lussino, questa volta erano ridotti a 5 e che non hanno influito in modo determinante sul risultato.

Al rientro in porto si è capito subito che a giocarsi la vittoria finale sarebbero state Italia 1 (Claut, Settimi, Smeraldi), Medulin (Ikic, Urti, Bozic) e Nerezine (Gospic, Uhac, Ivancic) che alla fine sono finite in questo ordine sul podio.

Oltre che su un’intera settimana di preparazione, la nostra squadra di punta ha potuto contare soprattutto sulla profonda conoscenza che di questi fondali ha Stefano Claut, più volte protagonista di questa manifestazione e che negli anni scorsi aveva ripetutamente sfiorato la vittoria senza mai conquistarla.
La sua determinazione, insieme a quella di Andrea Settimi, in grande evidenza a livello nazionale negli ultimi due anni, e di Nicola Smeraldi, migliore degli italiani allo scorso euro africano hanno dato la spinta decisiva per bissare il successo che un’altra squadra italiana (Bartelloni, Felice, Villani) aveva conquistato due anni fa.

Alla fine per Italia 1, oltre ai 5 gronghi consentiti, altre 30 prede valide tra cui 10 orate, 10 saraghi e tre dentici (7,3 e 5,2 kg i più grossi) per un punteggio finale che ha superato i 60.000 punti.
Carniere molto ricco anche per Ikic e Urti a cui però sono mancati i grossi dentici per impensierire i nostri portacolori.
Solo terzo, e un po’ deluso, Daniel Gospic che al rientro in porto era apparso sicuro della vittoria potendo contare su un carniere composto, tra gli altri, da 9 dentici tra cui un colosso di oltre 8 chili.

Nelle posizioni di rincalzo da segnalare il quinto posto della squadra UPR Stari Morževi (in italiano “vecchi trichechi”) di cui, oltre a Andrja Jagic, facevano parte lo stesso organizzatore della gara Roberto Cafolla e il CT della Nazionale croata Livio Fiorentin che a 56 anni suonati era anche il concorrente meno giovane, per usare un divertente eufemismo, in gara.

Piacevole sorpresa anche per la squadra di Ilovepescasub, settima finale ma secondo equipaggio non locale, che ha potuto contare su Igor Bisulli, triestino ormai trapiantato in Sicilia, che accompagnato da Riccardo Sciarrotta ha messo a frutto la conoscenza dei fondali della zona accumulata in lunghi anni di pesca, spesso in compagnia di Claut; nel loro carniere tante orate tra cui la più grossa catturata in gara, di oltre 3kg.

Più indietro le altre due rappresentative ufficiali FIPSAS.
Italia 2, è stata pesantemente condizionata dalle condizioni di salute di Villani, sceso in acqua con la febbre, e Roccaforte, debilitato da una lunga cura a base di antibiotici; con due soli giorni di preparazione il solo Calvino, che pure nelle passate edizioni aveva ottenuto buoni risultati gareggiando con la squadra Omer, non è riuscito a colmare un divario troppo importate e, alla fine la squadra ha chiuso al tredicesimo posto.

Alla vigilia c’era anche una certa attesa per il debutto internazionale di quella che, a tutti gli effetti, poteva essere considerata la Nazionale italiana giovanile, composta dal trio dei giovani siciliani Mortellaro, Riggio e Rosalba e guidata da Paolo Cappucciati, responsabile del cosiddetto Progetto del Talento della FIPSAS.

Italia 3, giunta alla fine quindicesima alle spalle del Team Mares (Bartelloni, Grossi, Petrollini), ha pagato il poco tempo avuto a disposizione per la preparazione e la mancanza di esperienza dei giovani che si sono ritrovati a gareggiare in condizioni completamente diverse rispetto a quelle cui sono abituati in Sicilia dove, anche in questo periodo, l’acqua non scende mai al di sotto dei 12/13 gradi.
Per loro comunque un battesimo in campo internazionale che, malgrado la posizione in classifica, ha lasciato tutti soddisfatti per l’esperienza fatta.

Un capitolo a parte merita la partecipazione delle squadre francesi che in classifica hanno occupato le posizioni di rincalzo.
Dopo la decisione della Federazione francese (FFESSM) di non disputare più gare di pesca in apnea e per una serie di vincoli burocratici del regolamento CMAS, gli agonisti d’oltralpe si ritrovano in un vicolo cieco senza alcuna possibilità di confrontarsi nelle competizioni ufficiali a livello continentale e mondiale.
Un vero peccato perché a fare le spese di questa assurda situazione sono solo gli atleti, per altro molto validi sia dal punto di vista tecnico che fisico.

Tornando agli azzurri, per il Direttore Tecnico Pietro Milano la gara di Rovigno è stata anche l’occasione per vedere all’opera alcuni atleti che potrebbero andare a completare la squadra che parteciperà al Mondiale e che sarà ufficializzata tra qualche settimana, prima della scadenza dei termini per le iscrizioni.

Come sempre impeccabile l’organizzazione di Roberto Cafolla per una manifestazione che, anno dopo anno, sta acquistando sempre maggior prestigio a livello internazionale e nell’ambito della quale è ancora possibile respirare un’atmosfera che, per le gare di pesca in apnea, è difficile ritrovare al di fuori della Croazia.
Indispensabile, anche per questa edizione 2012, il consistente contributo dato dal marchio Omer / Sporasub che ha messo a disposizione dell’organizzazione numerosi premi assegnati ai partecipanti.

Classifica

Squadra – Punteggio
ITALIA 1 – 60.144
MEDULIN – 51.567
SKARPINA NEREZINE – 49.435
ROVINJ 2 – 34.072
UPR STARI MORŽEVI – 33.844
MALI LOSINJ – 31.576
I LOVE PESCASUB – 31.237
FNPSA PROVENCE – 29.233
ROVINJ 1 – 27.438
INA KOSTRENA – 27.232
FRANCE FNPSA 1 – 24.017
CAPICCICCIA FRANCE – 23.565
ITALIA 2 – 22.772
TEAM MARES – 19.895
ITALIA 3 – 18.771
GRECIA – 17.536
NOVIGRAD – 16.209
HVAR – 15.633
DELFIN 2 – 14.750
TEAM UBACI FRANCE – 14.056
KOPAR 2 – 13.715
JASTOG SMRIKA – 13.642
KOPAR 1 – 12.826
DEEP BLUE – 12.807
TEAM TANGAROA – 12.753
VERUDA – 11.503
ROVINJSKO SELO 2 – 11.155
BARCOLA – 10.431
SPLIT – 9.286
ROVINJSKO SELO 1 – 8.604
MARLERA 2 – 8.459
DELFIN 1 – 7.976
MARLERA 1 – 7.331
TROGIR – 4.204
TERGESTE SUB 1 – 3.788
PSRK Sv. PELEGRIN – 2.573
SUB CLUB BRESCIA – 1.814
PULA – 0
LIZNJAN – 0
SAN MARINO – 0
TERGESTE SUB 2 – 0

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