Jump Blue CMAS: pro e contro
Premessa | Regole del gioco | Pros & Cons | Le opinioni |
Una premessa è necessaria: i pro ed i contro della disciplina non vanno considerati elementi dello stesso peso. Teoricamente, tutti i pro possono essere annullati anche da un solo contro, spetta al lettore valutare gli spunti offerti dalle tabelle che seguono ed eventualmente discutere il tema nel FORUM, indicando eventuali elementi sfuggiti alla nostra attenzione.
I PRO | |
Un’opportunità in più |
Il Jamp-Blu rappresenta una nuova opportunità per chi vuole cimentarsi nelle competizioni d’apnea. Il circuito di competizioni del jump blue, infatti, non andrà a sostituire quello esistente, ma si aggiungerà a quest’ultimo: le singole Federazioni affiliate CMAS saranno pertanto libere di continuare ad organizzare le competizioni di Assetto costante e quelle indoor di apnea statica e dinamica e gli atleti saranno liberi di partecipare al tipo di gare che preferiscono o anche a tutte le gare. Nessuna preclusione, nessuna imposizione, solo una nuova opportunità di fare apnea a livello agonistico sotto la bandiera CMAS, che -ricordiamolo- oltre ad essere riconosciuta dal CIO (Comitato Olimpico Internazionale) può contare sul supporto di ben 113 Federazioni Nazionali affiliate. |
Semplicità | L’organizzazione di una competizione di Jamp-Blu sarà notevolmente più semplice rispetto a quella di una gara di assetto costante: l’esigua profondità massima elimina alla radice la necessità di reperire ed ingaggiare sommozzatori altofondalisti qualificati. Per quanto riguarda il campo gara, sarà possibile acquistare il Kit “Campo gara” omologato ad un costo decisamente abbordabile, sui 6-700 euro. Il campo è ovviamente riutilizzabile. |
Sicurezza | Sempre in conseguenza dell’esigua profondità, il fattore sicurezza -tanto per gli atleti quanto per gli assistenti subacquei- risulta notevolmente migliore. |
Spettacolarità | Sviluppandosi su un percorso subacqueo racchiuso in un cubo di 15 metri di lato, il jump blue si propone come disciplina spettacolare, di buona presa su un eventuale pubblico televisivo. Nella redazione del regolamento, i suoi artefici hanno riflettuto su ogni dettaglio, giungendo a pensare anche alla disposizione delle telecamere lungo il percorso. La prova è strutturata in modo da poter “attirare” i media, in quanto la finale disputata dagli atleti al termine del girone di qualificazione risulta perfettamente compatibile con i tempi televisivi |
Sponsor | Il Campionato del mondo di Jamp-Blu si svolgerà ogni due anni. Questo significa che l’mmagine di un campione del mondo sarà spendibile da un eventuale sponsor per due anni. Potrebbe sembrare un aspetto secondario, ma non lo è. Al pari della capacità di attirare l’attenzione di un vasto pubblico, la capacità di suscitare l’interesse delle aziende del settore rappresenta una condizione essenziale per lo sviluppo di uno sport. Al giorno d’oggi, è inutile negare che il mondo dei record abbia perso la capacità di attirare investimenti significativi da parte degli sponsor, in quanto la “vita media” di un record si è ridotta moltissimo e, conseguentemente, si è ridotto anche il suo valore economico. Chiaramente, in presenza dei mass media le somme destinate alle sponsorizzazioni sarebbero destinate a lievitare non poco e ad offrire nuove risorse ad una disciplina con la quale, sino ad oggi, si sono “arricchiti” pochissimi personaggi. |
Diffusione | Nella sua semplicità, questo sport può essere praticato senza difficoltà anche da chi risiede lontano dal mare, in quanto è possibile montare il campo gara anche in piscina (ovviamente ad una profondità inferiore a 15 metri). La gestione del circuito agonistico da parte di una confederazione come la CMAS, inoltre, assicura la possibilità di promuovere la nuova disciplina in molti paesi e prepara il campo ad un ingresso di questo sport nei giochi olimpionici. |
Indotto | La creazione di un circuito agonistico completo (comunali, provinciali, regionali e nazionali) consentirebbe a determinate strutture (es. i diving) di allestire campi gara e squadre di assistenza da mettere a disposizione tanto per gli allenamenti quanto per le competizioni. Tutto ciò, creerebbe nuove opportunità con risvolti economici interessanti per chi gestisce le strutture e prospettive di risparmio per chi si deve allenare. |
I CONTRO | |
Rischio Black out | Un’apnea dinamica a 15 metri di profondità lungo un percorso segnato da un testimone ogni mezzo metro. Anche se la sincope annulla l’intera prova dell’atleta, è innegabile che l’apneista, trovandosi di fronte alla serie di testimoni, possa essere tentato dal percorrere qalche metro in più e, magari, a dimenticarsi che dopo aver preso il testimone ci sono ancora 15 metri da percorrere per guadagnare la superficie e l’ossigeno. |
Imperfezioni | Il Regolamento -che per il momento è definitivo e quindi non sarà ritoccato prima del Campionato del Mondo – non appare esente da “imperfezioni”. Ad esempio, si nota la mancata previsione di una “dichiarazione” della distanza che si intende percorrere, con conseguente riduzione del coefficiente per la differenza tra prestazione effettiva e dichiarata. Chiaramente, nessuno pretende un regolamento perfetto ab origine: solo lo svolgimento delle competizioni potrà chiarire quali siano i reali limiti del jump blue e suggerire eventuali aggiustamenti del regolamento. |
Fascino | Non si può negare che il fascino del Jamp-blu non sia paragonabile a quello di una prova di assetto costante. La poesia dell’assetto costante e le sensazioni che sa regalare a chi lo pratica sono legate alla sfida con sé stessi ma anche a quella con la profondità. Nel jump blue, questa poesia viene sostituita da un’altro spirito: solo il tempo ci dirà se gli apneisti gradiscono questa nuova dimensione dell’apnea agonistica. |
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Category: Altre discipline, Apnea