È Allarme: Il Velenoso Pesce Scorpione è Arrivato anche in Italia
Dopo l’allarme dell’ottobre 2016 che, dopo vari avvistamenti lungo le coste della Tunisia, dava ormai per imminente l’arrivo anche nelle nostre acque, l’ISPRA conferma ufficialmente che il Lionfish o pesce scorpione (pterois miles), è stato avvistato in Sicilia, nelle acque della “riserva naturale orientata oasi faunistica di Vendicari”.
Si tratta di un segnale preoccupante sia perchè questo scorpenide ha un veleno molto più potente di quello dei suoi simili mediterranei, ma soprattutto perchè si tratta di una delle specie più invasive al mondo. Nativo del Mar Rosso e degli Oceani Indiano e Pacifico, ha raggiunto negli anni ’90 le coste della Florida e ha rapidamente colonizzato tutto il mar dei Caraibi e buona parte delle coste atlantiche occidentali, modificando pesantemente gli equilibri faunistici a danno della fauna autoctona. Se non altro è commestibile e possibile bersaglio della pesca visto che arriva a sfiorare i 50 centimetri per il chilo e mezzo di peso.
Per quanto non sia un pesce aggressivo rappresenta comunque un pericolo per l’uomo a causa del suo potente veleno. Concentrato in prossimità delle lunghe e sottili spine all’apice delle pinne dorsale, anale e pelviche, è in grado di rimanere attivo fino a 48 ore dopo la morte del pesce e può causare violento e prolungato dolore unito a nausea, vomito, febbre, convulsioni, difficoltà respiratoria, diarrea fino anche alla necrosi locale della parte colpita con perdità di sensibilità per diversi giorni. In particolari soggetti non è escluso l’insorgere di violente reazioni di tipo anafilattico, anche di esito fatale.
Cosa fare in caso di puntura
Se si viene punti è necessario cercare di asportare immediatamente le spine che si rompono con facilità, rimanendo piantate nella pelle. Trattandosi, come tutti gli scorpenidi, di un veleno a base di tossine termolabili, è possibile ridurne efficacia e sintomatologia immergendo la parte colpita in acqua alla più alta temperatura che si è in grado di sopportare. Un laccio emostatico potrà risultare utile per limitare l’ingresso nel circolo sanguigno del veleno, mentre avere a portata di mano dei farmaci antistaminici potrà aiutare a contrastare l’insorgenza di sintomatologia da reazione allergica come problemi respiratori. In seguito sarà comunque opportuna la visita di un medico, soprattutto se si saranno verificati ipotensione, svenimento e/o scompenso cardiaco.
Date le caratteristiche di invasività e percolosità della specie, chiunque catturi o avvisti un pesce scorpione è caldamente pregato di fare una foto e segnalare la cosa all’indirizzo: alien@isprambiente.it. È anche possibile iscriversi al gruppo Facebook Oddfish sul quale condividere osservazioni di specie esotiche con utenti del mare e ricercatori.
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