Assoluto 2016: Luigi Puretti stravince ed è il Nuovo Campione Italiano

Redazione Apnea Magazine | 25 Giugno 2016 | 0 Comments

La seconda giornata dell’assoluto 2016 ha riservato carnieri come veramente non se ne vedevano da un pezzo. Se già la giornata di ieri era sembrata ricca, quella di oggi è stata perfino più proficua, regalando una quantità di saraghi che ha permesso a diversi atleti di avvalersi del bonus per il completamento della specie. Sparidi numerosi e soprattutto molto ben pasciuti, a cui si sono accompagnate le immancabili corvine, alcuni grossi capponi, diversi tordi, un bel dentice, alcune orate e perfino un barracuda.

La giornata è stata vinta da un Gianfranco Loi che è stato capace di “chiudere” sia i saraghi che le corvine, totalizzando ben 22526 punti. Per un soffio, appena 12 punti, si è dovuto accontentare della piazza d’onore di giornata Angelo Ascione, nonostante il carniere più numeroso di giornata con ben 18 prede. 17 invece ne sono servite a Luigi Puretti per completare nel migliore dei modi il percorso iniziato ieri. Peccato per il decimo sarago scartato per pochi grammi, gli avrebbe permesso di chiudere, anche oggi, sia i saraghi che le corvine e di stabilire un piccolo record da quando esistono i nuovi regolamenti.

podioassoluto2016

Ma in fondo l’importante era vincere e così è stato. Il giovane pugliese si fregia del titolo di campione italiano staccando di oltre 30 punti percentuali nella classifica ufficiale Angelo Ascione e di oltre quaranta il campione uscente Dario Maccioni. Subito sotto il podio troviamo Salvatore Roccaforte, con un quarto posto che gli va decisamente stretto avendo dovuto lasciare incastrato un grosso sarago proprio all’ultimo tuffo. 5a piazza per Gianfranco Loi che negli ultimi anni ha spesso alternato prestazioni opache nella prima frazione e reazioni di orgoglio invidiabili nella seconda. Onorevole 6° posto per il padrone di casa Sergio Oggiano: grandi erano le aspettative che molti riponevano in lui, ma che purtroppo si sono dovute scontrare ancora una volta con la “pericolosità” delle acque di casa che, agonisticamente parlando, spesso non si finisce mai per conosce bene come quelle che in cui non si è mai stati prima. 7° Deiana, 8° Natoli e 9° Praiola: tutti i e tre hanno alternato un’esaltante frazione ad una decisamente più in ombra, ma sono comunque riusciti a portare a casa il risultato. Chiude la top ten un inossidabile Cristian Corrias che ha stretto i denti e fatto il suo dovere nonostante i sette punti di sutura e il ditone fasciato rimediato ieri da una scorbutica murena.

Lunga la lista dei retrocessi blasonati, preceduti da Marconcini (a cui tocca l’invidiato titolo di ultimo dei confermati), e tra cui spiccano Cuccaro, Losito, Claut, Grossi, Vacca e Riolo. Un plauso va a tutta l’organizzazione che, per essere alla sua prima avventura “nazionale”, ci ha messo sicuramente tutto l’impegno possibile. Purtroppo la pesatura sotto il sole cocente, l’assenza di ghiaccio per la conservazione del pesce e, soprattutto, il non aver pensato di fornire agli atleti un “cestino” per rifocillarsi durante la gara, sono mancanze che hanno fatto storcere il naso a più di qualcuno. Ci auguriamo che la prossima volta, perchè per la salute dell’agonismo è di vitale importanza che ci siano nuove società pronte a sobbarcarsi l’onere di organizzare campionati di livello come è stato questo, si possa dire di aver raggiuno la perfezione.