Assoluto 2015: Tutto pronto con la “solita” incognita del pesce
Tutto pronto in quel di Marzamemi per l’avvio del Campionato Assoluto di Pesca in Apnea 2015 che si diputerà nelle giornate di domani e di sabato, sono attese due giornate con condizioni meteo stabili che non dovrebbero vanificare il lungo lavoro di ricerca svolto durante questa settimana. Apnea Magazine seguirà l’evento con i suoi inviati sul posto, notizie e foto in tempo reale verranno fornite sul nostro FORUM e sulle Pagine Social, dalla partenza della competizione fino alla redazione della classifica finale di giornata.
Al netto della solita pre-tattica, molti atleti sembrano tutt’altro che soddisfatti del luogo e della presenza di pesce, qualcuno si spinge perfino a osservare che ci si è tanto lamentati della location dello scorso anno, ma stavolta non è affatto meglio. I fondali presentano porzioni molto ampie di sabbia e posidonia, ristrette invece quelle di grotto con presenza di saraghi e corvine, anche se non così spaccate da farle ritenere sicure. Si fa più affidamento sulle zone nella speranza che i pinnuti si spostino, piuttosto che su vere e proprie tane che possano “tenere” il pesce. Molto abbondanti i pesci pappagallo, validi a termini di regolamento, ma per la grandissima parte sottopeso; pochissimi invece i tordi e i capponi. Più di qualche atleta, spinto dalla situazione non esaltante, ha provato qualche puntata un po’ più fonda alla ricerca del jolly sotto forma di dentice, si vedrà se durante la gara la confusione dei gommoni permetterà o meno il colpaccio. Le stime rimangono molto caute, si parla di 8/10 pesci a giornata per vincere e 2/3 per riuscire a rimanere in prima categoria. Non saranno della partita il campione in carica Bruno Desilvestri ritiratosi dopo la vittoria dello scorso anno, Andrea Calvino che ha dovuto rinunciare per problemi lavorativi e familiari e il sardo Simone Trudu.
Come ogni campionato assoluto che si rispetti, non può mancare la consueta cornice di polemiche. Per la verità quest’anno si era cominciato molto presto, già nel mese di luglio, ma due mesi abbondanti non sono riusciti a far esaurire i motivi di discussione. A tenere banco durante la preparazione ci hanno pensato le contestatissime boe B3 e B4 del secondo campo gara, boe che limitano fortemente – “motivi di sicurezza” secondo l’organizzazione – la profondità del campo gara verso il largo, escludendo a detta di molti, alcuni spot molto belli anche se estremamente impegnativi. Non è stata poi presa bene da alcuni la mancanza della riunione preliminare del venerdì, quella in cui un tempo si procedeva al sorteggio dei campi e che, da circa tre anni a questa parte, con la scelta degli stessi operata da parte dell’organizzazione, viene sistematicamente saltata. La direzione gara annuncia il pugno duro sulla pesca fuori campo gara minacciando che sarà applicata la retrocessione a zero punti, eventualità improbabile visto che la Circolare Normativa prevede invece 2000 punti di penalità e il ritiro del pescato catturato prima della contestazione dell’infrazione. La riunione preliminare di stasera si è conclusa con la redazione di una lettera da parte degli atleti, e conseguente raccolta di firme, per chiedere che dal prossimo anno, sulla scorta di quanto già avviene in Spagna da anni (e nelle gare internazionali come al recente europeo), i campi gara non vengano più limitati verso il largo, permettendo così agli atleti di scegliersi le batimetriche più congeniali.
Come nelle passate edizioni, i locali, logicamente favoriti, sono stati avvistati poco o per nulla durante le fasi di preparazione. Per la verità diversi partecipanti hanno segnalato la scarsa presenza di atleti in generale, anche se forse la sensazione è semplicemente da imputarsi alla vastità degli specchi d’acqua teatro delle prove. I rumor parlano di un campionato “su misura”, come per la verità di è sempre detto in questi ultimi anni, anche quando i risultati si sono poi rivelati ben diversi. Non resta che attendere il responso delle bilance e vedere chi saprà essere il migliore in questa parte di Sicilia.
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