Aree Marine Protette, la Puglia fa Tris
Sarà che con il drastico calo di fondi statali destinati alla gestione e all’istituzione di nuove aree marine protette molti amministratori locali hanno pensato di darsi una mossa per non veder sfumare gli ultimi spiccioli disponibili; sarà che non sembra più possibile valorizzare un territorio dal punto di vista economico – turistico senza ricorrere alle riserve naturali, fatto sta che quest’anno la regione Puglia ha senza dubbio battuto tutti e, con questo ritmo di richieste, si avvia a diventare in breve la regione italiana con il maggior numero di AMP sulle sue coste.
Dopo la clamorosa bocciatura del progetto di tutela “Grotte di Ripalta – Torre Calderina” (maggio 2015), dopo l’annunciato rilancio dell’iter istitutivo della riserva della “Penisola Salentina” (luglio 2016) e la richiesta da parte del locale M5S di creare una riserva di tutela nel golfo di Taranto (agosto 2016), arriva adesso la notizia della ripartenza del progetto dell’Area marina Protetta di “Otranto – Leuca”. Si tratta di un’idea datata di almeno 10 anni, che dopo diversi proclami di ripresa dei colloqui con il Ministero dell’Ambiente, si è poi sempre e immancabilmente arenato nelle pastoie burocratiche. L’intenzione della locale amministrazione è quella di ottenere la tutela dello specchio d’acqua prospiciente il già esistente parco regionale “Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”.
Nonostante i 10 anni già trascorsi il progetto sembra essere ancora in fase embrionale, tuttavia c’è da aspettarsi che con gli ulteriori tagli ai fondi statali che si profilano all’orizzonte, ci sarà una vera e propria marcia a tappe forzate per tentare di bruciare la “concorrenza”.
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